Mai impedire ai figli di uscire di casa. Nemmeno se le ragioni del divieto ad avviso dei genitori sono giustificate dal preservare i figli da un pericolo. Lo dice la Corte di Cassazione che sottolinea come chiudere in casa i figli mette a rischio la loro salute, causando uno 'stress emotivo' per il divieto di uscire di casa. Applicando questo principio, la Terza sezione penale ha reso definitiva la condanna per abuso dei mezzi di correzione e sequestro di persona nei confronti di una madre pugliese, Antonietta U., 42 anni, che aveva appunto rinchiuso in casa le figlie Emaunela e Simona 'apponendo un lucchetto alla porta di ingresso dell'abitazione per evitare che incontrassero gli amanti'. Per la Suprema Corte, non importa se il divieto duro' 'per circa una settimana', perche' quella madre, a detta degli 'ermellini', ha posto le figlie 'in pericolo di uno stress emotivo niente affatto trascurabile'. Va detto che la vicenda di cui si e' occupata la Suprema Corte con la sentenza 23497 va inserita in un contesto familiare 'degradato'. Detto questo la Cassazione, allineandosi al giudizio espresso dalla Corte d'appello di Taranto, maggio 2005, ha bocciato il ragionamento della madre che si e' difesa sostenendo che il divieto di uscire era finalizzato ad 'evitare che le figlie e, in particolare, la figlia maggiorenne Emanuela potesse uscire ad incontrare il suo amante'.
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