di Valeria Zeppilli - Con la legge numero 242/2016, la produzione industriale della canapa è stata legalizzata in Italia, sebbene con determinati limiti.
- Canapa legale: i limiti per la coltivazione
- Canapa legale in medicina
- Canapa legale nell'industria cosmetica
- Canapa legale nell'industria alimentare
- Canapa legale: incentivi
Canapa legale: i limiti per la coltivazione
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In particolare, perché una coltivazione di canapa possa dirsi legale, il principio attivo THC non può superare lo 0,2%, che può arrivare anche allo 0,6% in caso di produzione industriale.
Inoltre, il coltivatore deve necessariamente utilizzare per la sua coltivazione delle sementi certificate.
Non è più obbligatoria la comunicazione preventiva di inizio attività, sebbene la stessa è ancora oggi consigliabile.
Date queste premesse, vediamo i principali usi della canapa legale.
Canapa legale in medicina
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Innanzitutto, la canapa legale può essere utilizzata in medicina per aiutare i pazienti che soffrono di dolore cronico a sopportare gli spasmi.
In alcuni casi, sebbene con un monitoraggio costante, la canapa legale è utilizzata anche per alleviare i sintomi del disturbo post-traumatico da stress e del disturbo ossessivo complessivo, oltre che come intervento in caso di disturbo bipolare e altre psicosi.
Canapa legale nell'industria cosmetica
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Un altro settore nel quale da qualche anno si sta iniziando a ricorrere all'utilizzo di canapa è quello cosmetico.
In particolare, ci si riferisce ad alcune creme a base di cannabidiolo in grado di alleviare la formazione di impurità cutanee e acne.
Canapa legale nell'industria alimentare
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Infine, la canapa legale sta facendo il suo ingresso massiccio anche nell'industria alimentare, ove viene inserita in alcuni prodotti con la promessa di effetti antiossidanti ed energizzanti e di un maggior benessere generale dell'organismo.
Canapa legale: incentivi
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Oltretutto, la coltivazione della canapa legale può godere di importanti incentivi.
L'articolo 6 della legge numero 242/2016, infatti, affida al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali il compito di destinare ogni anno, compatibilmente con la normativa europea in materia di aiuti di Stato, una quota delle risorse disponibili a valere sui piani nazionali di settore di propria competenza per favorire il miglioramento delle condizioni di produzione e trasformazione nel settore della canapa.
Tali stanziamenti possono arrivare, complessivamente, sino a 700mila euro annui.
La promozione della canapicoltura puoi poi trovare ulteriore promozione nelle leggi regionali o nei regolamenti comunali, che possono prevedere anche incentivi fiscali.
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