Avv. Ilaria Parlato - Qualora sussistano i presupposti di legge per la vittoria delle spese legali la liquidazione dei compensi, spettanti al procuratore, deve avvenire necessariamente secondo le tariffe forensi (Cass. Civ., Sez. VI, 2 febbraio 2018, n. 2644; Cass. Civ., Sez. Un., 10 luglio 2017, n. 16990) ed attualmente, vigendo il D.M. 55/2014, dovrà aversi riguardo a quelli che sono i valori medi stabiliti dallo stesso.
Non a caso qualora il giudice liquidi i compensi spettanti all'avvocato in ossequio a quelli che sono i parametri medi del D.M. 55/2014, lo stesso, non incontra particolari obblighi di motivazione (cfr. Cass. Civ., Sez. VI, 2 febbraio 2018, n. 2644; Cass. Civ., Sez. Lav., 17 maggio 2018, n. 12093; Cass. Civ., Sez. VI, 12 dicembre 2017, n. 30286; Cass. Civ. Sez. II 30 giugno 2015 n. 13400; Cass. Civ. Sez. Lav. 23 giugno 1997 n. 5607; Cass. Civ. Sez. I 19 ottobre 1993 n. 10350).
- L'obbligo di motivazione se il giudice si discosta dai valori medi
- Compensi dei professionisti: verifica dei parametri utilizzati
L'obbligo di motivazione se il giudice si discosta dai valori medi
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Particolari obblighi di motivazioni, a carico del giudice, invece, sussistono allorché - nel liquidare il compenso all'avvocato - si discosti in modo apprezzabile dai parametri medi.
In tali ipotesi, infatti, il giudice, infatti, ha l'onere di specificare i criteri di liquidazione del compenso e ha, altresì, l'onere di indicare dettagliatamente le singole voci che riduce, perché chieste in misura eccessiva, o elimina, perché non dovute (cfr.: Cass. Civ., 12 giugno 2018, n. 15227; Cass. Civ., 12 gennaio 2018, n. 657; Cass. Civ., Sez. VI, 6 giugno 2017, n. 14038; Cass.Civ., Sez. VI, 6 giugno 2017, n. 14038; Cass. Civ. Sez. 10 novembre 2015 n. 22883; Cass. Civ. Sez. I, 17 settembre 2015 n. 18238; Cass. Civ. Sez. Lav. 24 febbraio 2009 n. 4404; Cass. Civ., Sez. III, 08 febbraio 2007 n. 2748).
Tale modus procedendi si giustifica in virtù dell'esigenza di appurare la correttezza dei parametri utilizzati ed il rispetto delle relative tabelle.
Compensi dei professionisti: verifica dei parametri utilizzati
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Sempre in virtù dell'esigenza di cui sopra la giurisprudenza, in plurime occasioni, ha abbracciato il principio secondo cui i compensi dei professionisti, allorché riferiti a più fasi del giudizio, devono essere liquidati distinguendo ciascuna fase di esso, in modo da consentire - appunto - la verifica della correttezza dei parametri utilizzati ed il rispetto delle relative tabelle (cfr.: Cass. Civ., Sez. VI, 31 marzo 2016, n. 6306).
In tale ambito rilevanza predominante assume anche l'ossequio, da parte del giudicante, all'art. 2233, com. 2, c.c. atteso che la suddetta disposizione normativa preclude di liquidare, al netto degli esborsi, somme praticamente simboliche, non consone al decoro della professione (ex pluris: Cass. Civ., Sez. VI - 2, ordinanza 21 gennaio 2019, n. 1522; si veda anche Cass. Civ., Sez. II, 17 dicembre 2018, n. 32575; Cass. Civ., Sez, II, 17 gennaio 2018, n. 1018; Corte di Giustizia Europea, Sez. I, 23 novembre 2017, cause riunite C - 427/16, e C - 428/16; Cass. Civ., Sez. VI, 15 dicembre 2017, n. 30286; Cass. Civ., 11 dicembre 2017 n. 29594; Cass. Civ., Sez. VI, 30 novembre 2016, n. 30286; Cass., Sez. VI, 20 marzo 2011, n. 7293).
L'avv. Ilaria Parlato, civilista e penalista, ha conseguito - con uno dei voti più alti - la Laurea Magistrale in Giurisprudenza, ciclo unico quinquennale, presso l'Università degli Studi di Napoli Parthenope.
Ha conseguito, inoltre, con profitto il Master di Alta Formazione Professionale in Criminologia e Psicopatologia Forense.In costanza dei primi anni di università ha conseguito, più di una volta, borse di studio basate anche sul merito e ha concluso egregiamente il percorso universitario con la tesi di laurea in materia di Diritto Privato.
È autrice di articoli attinenti al Diritto Civile e al Diritto Penale, pubblicati da riviste pregiate e rinomate nel mondo dell'avvocatura quali il quotidiano giuridico Studiocataldi.it e le riviste Salvis Juribus e Altalex.
E', altresì, autrice del libro giuridico "Risarcimento del danno per violazione dei doveri coniugali in regime more uxorio" pubblicato - nell'anno 2016 - dalla Fondazione Mario Luzi, casa editrice avente la prerogativa di premiare il merito e gli autori più meritevoli.
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