di Valeria Zeppilli - Il TSO, trattamento sanitario obbligatorio, consiste nel ricovero forzato di un soggetto con patologia psichiatrica, attuato nel caso in cui lo stesso rifiuti le cure ma risulti pericoloso sia per se stesso che per la comunità.
Cos'è il TSO
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Il trattamento sanitario obbligatorio va contro il principio di libertà delle cure e, per tale ragione, esso rappresenta un'eccezione e può essere disposto solo in casi straordinari, ovverosia quando vi sia la seria necessità di tutelare la salute e la sicurezza del soggetto sottoposto al trattamento e dei terzi.
La disciplina specifica e rigorosa del TSO, che ne regola dettagliatamente l'esecuzione, è contenuta nella legge numero 833/1978.
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Le conseguenze del TSO
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Una volta disposto il TSO, con ordinanza emanata dal sindaco, il trattamento si protrae, per legge, per sette giorni, durante i quali il paziente è sottoposto a tutte le cure necessarie per la sua salute psichica e la sua incolumità.
Proroga o revoca del TSO
Tuttavia, è possibile che il trattamento venga prorogato, su richiesta motivata del sanitario responsabile rivolta al sindaco, che dovrà poi informare il giudice tutelare per la proroga.
È anche possibile che, successivamente al TSO, lo stesso venga revocato o modificato, tenendo conto di tutte le valutazioni circa la necessità e la praticabilità del trattamento.
Gli obiettivi del trattamento, e quindi le conseguenze dello stesso, devono essere quelli della soluzione dell'emergenza e anche del miglioramento delle condizioni di salute mentale del paziente.
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