Ritengo estremamente interessanti i contenuti trattati nell'articolo: gli animali quali esseri senzienti capaci di provare amore e dolore, portatori di diritti in nome di una rinnovata coscienza etica.
Tanto per esemplificare, quanti animali muoiono durante il trasporto aereo a causa del freddo, dello schiacciamento del trasportino o di altri traumatismi? Perché non obbligare le compagnie aeree ad agevolare tutti i passeggeri che intendono viaggiare recando in cabina il proprio amico a quattro zampe?
Ma le tematiche sono tantissime (e - lo riconosco - alcune sono una mia fissa da sempre, tipo i dannosissimi fuochi d'artificio e, perché no, le pericolosissime lanterne cinesi) e Barbara le affronta con completezza e con quella straordinaria passione che la anima.
Le cedo la parola: buona lettura!
- Il convegno del 29 gennaio 2020
- Inasprimento delle pene per il maltrattamento di animali
- Crudeltà
- Le risultanze del convegno
- Il problema degli animali selvatici che si avvicinano ai centri urbani
- L'accumulo compulsivo e seriale di animali
- Le cinque mozioni presentate al convegno di Roma
Il convegno del 29 gennaio 2020
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Lo scorso 29 gennaio 2020 in Campidoglio (Roma) si è tenuto un importante incontro organizzato dal Consigliere Francesco Figliomeni alla presenza di Daniele Diaco (Presidente della IV Commissione Ambiente del Comune di Roma) e della dottoressa Teresa Bossù (Presidente dell'Ordine dei Medici Veterinari del Comune di Roma e provincia). Il tema del dibattito si è incentrato sulla tutela e il benessere degli animali. In particolare sono state presentate cinque interessanti mozioni di cui di seguito si dirà con un breve cenno.
Inasprimento delle pene per il maltrattamento di animali
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Si è molto dibattuto sulla necessità di prevedere un inasprimento delle pene per chi maltratta gli animali. La presenza di molti rappresentanti delle maggiori Associazioni Animaliste Italiane (Lav, Eearth, Enpa, Animalisti Italiani, I Gatti della Tiburtina, ConFido nel Cuore, Associazione Canili Lazio ecc…) ha messo in evidenza questioni importanti e centrali che riguardano la tutela e il benessere degli animali presenti sul territorio.
Riguardo l'inasprimento delle pene per il maltrattamento degli animali occorre considerare che si accresce negli ultimi anni un'attenzione particolare alla tutela e al benessere animale.
Si sta sviluppando in tutto il mondo una forte coscienza etica che riporta l'attenzione sulla natura degli animali come esseri senzienti ed in quanto tali portatori di diritti, di esigenze di protezione e di considerazione. Ne è testimonianza l'aumento di popolazione che sceglie un'alimentazione vegana o vegetariana, che al di là di una scelta salutista, porta con sé anche importanti istanze etiche.
Crudeltà
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Purtroppo, come in ogni cosa, vi è anche il rovescio della medaglia che implica l'esistenza di comportamenti crudeli sugli animali a cui la letteratura scientifica più accreditata attribuisce significative connessioni tra gli atti di violenza ai danni degli animali e lo sviluppo contestuale o futuro di disturbi della personalità di chi la commette. Dietro l'ingiustificata e violenta uccisione degli animali emerge una pericolosità sociale di chi perpetra il reato, poiché il soggetto può essere potenzialmente in grado di uccidere anche altri esseri umani.
Per tali motivi si è ritenuto di dover agire adottando provvedimenti normativi adeguati volti all'inasprimento delle pene proporzionate all'agito. Il nostro Paese purtroppo è rimasto indietro nella concreta adozione di misure per la tutela degli animali, essendo errata la visione su cui attualmente si basa la normativa. I reati di uccisione e maltrattamento di animali, infatti, di cui alla legge 189 del 2004 fanno parte del titolo IX-bis rubricato "Dei delitti contro il sentimento per gli animali".
Ciò significa che viene giudicata e punita la violenza contro gli animali non come disvalore in assoluto, ma rispetto al sentimento che può provocare nelle persone. Questa visione antropocentrica fa sì che ad essere tutelato non sia l'animale con la sua sofferenza (che in questo modo viene regredito alla categoria di "cosa" e non di essere senziente capace di provare dolore e amore), bensì il sentimento umano che viene danneggiato dal ribrezzo e dal dolore patito per il maltrattamento.
Di qui la conseguente inadeguatezza delle pene (artt. 544-bis e ter c.p. e 727 c.p.).
Vi è, quindi, pendente allo stato una proposta di legge (deputato Rizzetto) n. 501/2018 secondo la quale è previsto un inasprimento delle pene al fine di reprimere con maggior efficacia i reati previsti in danno degli animali nonché la modifica della rubrica del titolo IX-bis del libro secondo del codice penale.
Le risultanze del convegno
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Il fruttuoso dibattito che è seguito con i numerosi rappresentanti delle varie associazioni animaliste convocate dal Comune di Roma ha posto all'evidenza notevoli criticità esistenti nella gestione della materia afferente agli animali d'affezione, randagi e selvatici. Questi sono argomenti che interessano in modo sistematico ogni Comune Italiano ed in particolar modo l'area geografica del Sud dove purtroppo i problemi del randagismo e del maltrattamento sono quanto mai gravi ed attuali.
Il Comune di Roma intende affrontare le problematiche inerenti alla sorte dei senza tetto e dei loro animali da compagnia.
La prospettiva potrebbe essere quella di istituire delle strutture ricettive che possano accogliere entrambi ed in particolare nei periodi in cui il clima è caratterizzato dalle basse e dalle elevate temperature, offrendo oltre che riparo anche la possibilità di ricevere cure veterinarie ove occorrano e ciò con il supporto della Associazioni animaliste.
Il problema degli animali selvatici che si avvicinano ai centri urbani
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Un altro grave problema che affligge molti Comuni italiani riguarda quello degli animali selvatici che si avvicinano ai centri abitati (come cinghiali e volpi).
Ciò è causato soprattutto dal mal funzionamento della raccolta dei rifiuti e dal servizio giardini. L'accumulo di spazzatura attira inevitabilmente gli animali selvatici la cui sorte, una volta catturati, è l'inesorabile abbattimento. Si è, quindi, prospettata la possibilità di destinare aree a loro dedicate dove poter essere collocati per la loro tutela e per quella della sanità pubblica.
L'accumulo compulsivo e seriale di animali
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Altro tema fortemente dibattuto durante il symposium del 29 gennaio scorso verte sull'incontrollato aumento degli accumulatori seriali di animali che stanno proliferando senza sosta sul territorio. Questi individui, abbandonati completamente dalla Istituzioni, infieriscono sugli animali accumulati provocando loro atroci sofferenze a causa dell'isolamento, del sovraffollamento e dell'incuria.
Storie di ordinaria follia sono alla ribalta della cronaca con la totale assenza di interventi istituzionali laddove solo la volontà delle associazioni e dei volontari pongono in risalto la piaga sociale che non coinvolge soltanto gli animali ma anche tutti coloro che hanno direttamente rapporti con gli accumulatori.
Il sovraffollamento e l'incuria degli animali da compagnia si presente in maniera assidua anche nei Campi in cui vivono persone appartenenti alla etnia Rom ove vengono detenuti animali utilizzati anche e soprattutto ai fini di lucro per raccogliere elemosina. Gli animali in questione spesso vengono sottoposti a sofferenza, sfruttamento e drogati al fine di essere utilizzati al fine illecito. Per ovviare alla piaga si è proposto di effettuare un censimento e una sterilizzazione a tappeto, oltre ad un controllo serrato sullo stato di detenzione e cura degli animali.
Il benessere degli animali viene in risalto soprattutto dove si affronta l'argomento che riguarda lo stato di detenzione all'interno dei canili/gattili comunali ove molto spesso si perpetrano maltrattamenti dovuti all'incuria e al sovraffollamento.
L'affidamento incontrollato degli animali d'affezione senza verifiche adeguate delle persone a cui vengono consegnati comporta un altissimo tasso di restituzione che comporta non solo un trauma dell'animale stesso, ma anche il superamento dei limiti di capienza delle strutture. L'inadeguatezza del personale e la mancanza del numero di volontari comporta che cani classificati come morsicatori e aggressivi rischiano di trascorrere la loro vita in canile poiché non adeguatamente inseriti all'interno di un percorso di recupero comportamentale che comporterebbe la loro emancipazione.
Le cinque mozioni presentate al convegno di Roma
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La tutela degli animali tutti è un argomento molto vasto e di difficile elaborazione considerate le diverse sfaccettature che coinvolgono non solo le diverse aree geografiche del nostro Paese ma anche gli aspetti della spesa pubblica impiegata, di coscienza etica e di rispetto verso il mondo animale.
Le mozioni presentate durante il Convegno Capitolino sono precisamente cinque e riguardano:
1) l'Utilizzo della pet-therapy negli Ospedali, negli Hospice oncologici, nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, nelle Comunità di recupero, nelle scuole e nelle Case di Riposo che si trovano ubicate sul territorio capitolino. Appurato l'effetto positivo che la vicinanza degli animali apporta sull'uomo e sulla sua salute psicofisica, si è proposto un tavolo di concertazione tra Roma Capitale e la Regione Lazio onde consentire la realizzazione dell'intento attraverso la formazione di personale specializzato e l'individuazione delle strutture dove intraprendere l'iniziativa ivi incluso il percorso di educazione al rispetto degli animali attraverso le scuole di ogni ordine e grado.
2) La seconda mozione riguarda l'Istituzione di uno o più cimiteri per animali d'affezione sul territorio di Roma Capitale con la possibilità di essere tumulati accanto ai padroni. Si è evidenziato come in Italia il numero degli animali di affezione ha pareggiato quello degli abitanti confermando la centralità degli animali per le famiglie italiane. Si è quindi dato mandato alla Giunta Capitolina di individuare un'area sul territorio adatta alla realizzazione di un cimitero per animali d'affezione con l'istituzione di servizi cimiteriali a tariffe calmierate. Le spoglie degli animali potranno essere accolte secondo il regolamento CE n. 1069/2009 ovvero previa presentazione di un certificato veterinario che attesti l'assenza di malattie contagiose.
3) La terza interessante mozione riguarda la possibilità per i cavalli da corsa a fine carriera, anziani e infortunati di non essere macellati, ma di essere accolti in apposite strutture di ricovero attraverso il ripristino dell'art. 33 del Regolamento della F.I.S.E. deliberato nel 2006 con il quale si prevede l'iscrizione di cavalli non macellabili.
4) la Quarta mozione riguarda la tutela degli animali domestici e di quelli selvatici liberi e randagi sul territorio per limitare loro i danni dovuti ai fuochi di artificio ed ai petardi che causano sofferenza, ferimenti e morte. Si è proposto di istituire in tutte le scuole dei percorsi didattici formativi per la sensibilizzazione dei bambini e dei ragazzi, oltre il divieto permanente di utilizzo dei fuochi di artifici non solo in occasione delle festività.
5) L'ultima mozione riguarda la possibilità di istituire e creare aree adeguate per lo sgambamento da realizzare all'interno di ogni Municipio con la predisposizione di benefit utili al benessere psicofisico e ludico degli animali.
Avv. Barbara Cambareri del foro di Roma
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