di Lucia Izzo - Con il D.P.C.M. del 9 marzo 2020 sono state estese a tutto il territorio nazionale le stringenti misure che l'art. 1 del D.P.C.M. 8 marzo aveva previsto, per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19, per alcune zone e province del Nord Italia. Gli italiani si sono trovati a dover necessariamente, per scongiurare l'emergenza in atto, rispettare tutta una serie di prescrizioni, con effetto dal 10 marzo e fino al 3 aprile 2020, tra cui il divieto di spostamento e di ogni forma di assembramento di persone. Per venire incontro ai molti dubbi dei cittadini circa l'interpretazione del provvedimento, il Governo e il Ministero dell'Interno hanno fornito risposte ad alcune delle domande frequenti relative proprio agli spostamenti.
Ecco i chiarimenti nel dettaglio:
- Il divieto di spostamento
- Quando è consentito muoversi?
- Le faq sui dubbi principali
- Il modulo per giustificare lo spostamento
- Le sanzioni per chi non rispetta le limitazioni
Il divieto di spostamento
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Per effetto del D.P.C.M. del 9 marzo le regole saranno uguali su tutto il territorio nazionale, non sono più previste zone rosse.
La regola generale è questa "si deve evitare di uscire di casa" (#iorestoacasa), salvo che per validi motivi di cui tratteremo in seguito.
Inoltre, è previsto il divieto assoluto di uscire di casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. In caso di sintomi da infezione respiratoria o febbre superiore a 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere a casa, di rivolgersi al proprio medico e di limitare al massimo il contatto con altre persone
Le Forze dell'ordine vigileranno sul rispetto delle regole. Non ci saranno posti di blocco, ma ci saranno controlli da parte delle forze di Polizia che, nell'ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull'osservanza delle regole.
Quando è consentito muoversi?
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È consentito uscire di casa solo in ipotesi tassative, ovvero:
- per motivi di lavoro;
- per ragioni di salute;
- per altre ragioni necessità, ad esempio l'acquisto di beni essenziali.
Inoltre è consentito a chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza di rientravi, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.
Le faq sui dubbi principali
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Ecco le risposte di governo e ministero dell'interno ai dubbi principali che si pongono gli italiani riguardo agli spostamenti:
Si può uscire per andare al lavoro?
È possibile spostarsi per "comprovate esigenze lavorative", anche facendo avanti e indietro qualora si abiti in un Comune e si lavori in un'altro.
"Comprovate" significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l'autodichiarazione vincolante summenzionata o con ogni altro mezzo di prova, la cui non veridicità costituisce reato.
In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l'adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
Come si devono comportare i transfrontalieri?
I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo.
Posso utilizzare mezzi di trasporto pubblico e taxi?
Nessun blocco dei trasporti.
Tutti i mezzi di trasporto pubblico, e anche privato, funzionano regolarmente.
Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l'attività svolta è considerata esigenza lavorativa.
Non sono previste limitazioni neanche per il trasporto merci. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. Anche i corrieri merci possono circolare, così come gli autotrasportatori.
È possibile uscire per acquistare generi alimentari?
E' possibile uscire per acquistare generi alimentari e non c'è necessità di accaparrarseli perché i negozi saranno sempre riforniti. Non c'è, infatti, nessuna limitazione al transito delle merci sul territorio nazionale.
Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
È possibile uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari, ma solo in caso di stretta necessità, quindi unicamente per l'acquisto di beni legati ad esigenze primarie non rimandabili (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa).Posso andare a mangiare dai parenti?
No, perché non è uno spostamento necessario e quindi non rientra tra quelli ammessi. Per analogia non è ammesso spostarsi a casa di amici, fidanzati/e, e così via se non è legato a motivi di necessità come sopra precisati.
Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità.
Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.
Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli?
Sì, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l'altro genitore o comunque presso l'affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.
È consentito fare attività motoria all'aperto?
Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro e non in gruppo. Parchi e giardini pubblici possono restare aperti per garantire lo svolgimento di sport ed attività motorie all'aperto, a patto che non in gruppo e che si rispetti la distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti.
Posso uscire con il cane?
Sì, per la gestione quotidiana delle sue esigenze fisiologiche e per i controlli veterinari.
Il modulo per giustificare lo spostamento
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Gli interessati dovranno comunque essere in grado di provare che lo spostamento è giustificato. Sarà possibile farlo rendendo una autodichiarazione utilizzando il modello messo a disposizione del Governo (sotto allegato) da esibire in caso di controlli.
L'autodichiarazione potrà essere resa anche sui moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle dichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato.
Nel modello si dovranno indicare le proprie generalità e dichiarare sotto la propria responsabilità di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio e che lo spostamento è determinato da uno dei motivi suddetti (esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza).
Non sarà sufficiente una dichiarazione generica, in quanto sul punto andranno poi forniti gli ulteriori chiarimenti necessari al controllo da parte delle Forze dell'Ordine, ad esempio: "Lavoro presso...", "Sto rientrando al mio domicilio sito in...", "devo effettuare una visita medica...", altri motivi particolari e così via.
Le sanzioni per chi non rispetta le limitazioni
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La violazione delle prescrizioni è punita con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall'articolo 650 del codice penale sull'inosservanza di un provvedimento di un'autorità.
Ma pene più severe possono essere comminate a chi adotterà comportamenti che configurino più gravi ipotesi di reato.
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