di Valeria Zeppilli - L'opzione donna permette alle lavoratrici che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi e abbiano almeno 58 anni di età, se subordinate, o 59 anni di età, se autonome, di accedere alla pensione anticipatamente.
Tuttavia, la decorrenza del trattamento così ottenuto non è contestuale al raggiungimento dei predetti requisiti.
Opzione donna: le finestre
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Sebbene per fruire dell'opzione nel 2020 è necessario che la donna abbia maturato l'anzianità anagrafica e contributiva entro il 31 dicembre 2019, sono infatti previste delle finestre di uscita che tardano il godimento dell'assegno pensionistico.
In particolare, le donne devono attendere:
- 12 mesi, se si tratta di lavoratrici dipendenti
- 18 mesi, se si tratta di lavoratrici autonome.
Finestre opzione donna e lavoro
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Durante la decorrenza di tale periodo, le lavoratrici dipendenti possono continuare a lavorare, anche se non sono tenute a farlo.
Decorrenza opzione donna comparto scuola
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Le finestre di uscita previste dalla normativa sull'opzione donna non riguardano le dipendenti del comparto scuola.
Per queste infatti, anche con riferimento all'istituto in analisi, è previsto che la cessazione del servizio abbia effetto dalla data di inizio dell'anno scolastico e accademico e che il relativo trattamento economico decorra dalla stessa data in caso di maturazione del requisito entro il 31 dicembre dell'anno.
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