Anche lo straniero privo di permesso di soggiorno ha diritto di usufruire delle prestazioni sanitarie purché indifferibili, essenziali e urgenti.
"Il legislatore ha inteso estendere la garanzia che la Repubblica offre agli stranieri irregolari per la cura delle loro patologie ben al di là dell'area del

e della medicina d'urgenza, ricomprendendo, come impongono evidenti ragioni di prevalenza del valore universale e costituzionale alla salute, quelle prestazioni essenziali per la vita dello straniero che i presidi sanitari pubblici debbono completare nell'arco di tempo necessario e sufficiente secondo scienza medica e possibilità concrete".
È il principio di recente enucleato dalla Suprema Corte (Sent. n. 20561/2006) la quale ha cassato il decreto con cui un giudice di pace aveva respinto l'opposizione al provvedimento di espulsione di uno straniero irregolare in condizioni di temporanea inespellibilità dovuta alla necessità di sottoporsi a cure mediche indifferibili ed essenziali.


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