Dark web: di cosa si tratta
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Per comprendere al meglio cosa si intenda per dark web, occorre preliminarmente chiarire che il web può essere classificato in web trasparente e web non trasparente.
Il primo è quello noto, al quale tutti possono accedere utilizzando i motori di ricerca più famosi, i siti di e-commerce più diffusi, i social network e i blog comunemente consultati.
Il web non trasparente, invece, è il cd. deep web, ovverosia quello costituito dai siti che i motori di ricerca non indicizzano, ma che comunque possono essere consultati da tutti coloro che sanno come cercarli.
Infine vi è il dark web, nel quale sono racchiusi pagine, siti e informazioni che non solo non sono indicizzati, ma ai quali è possibile accedere solo scaricando dei browser specifici.
La rete Tor
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All'interno del dark web vi sono varie zone. Per potervi accedere c'è bisogno dell'utilizzo di particolari software che differiscono da loro a seconda della zona a cui l'utente vuole accedere. Ogni zona ha le sue chiavi e i suoi codici d'accesso.
La più conosciuta ed utilizzata dai navigatori è la rete Tor (The Onion Router): un servizio di anonimizzazione a cui si accede grazie al software Tor browers.
Gli esperti del settore dicono che in realtà si tratta di una versione modificata di Firefox che è stata pensata e ideata per garantire l'anonimato e la protezione dei dati personali di chi la utilizza. Grazie a questo speciale browser si potrà accedere al dark web in completo anonimato, che consente a sua volta di poter visitare portali e siti di e-commerce.
Dark web: cosa si trova
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All'interno del dark web si possono trovare vari contenuti tra cui: il mondo dei bitcoin, degli hacker professionisti, dei mercati darknet, del terrorismo, del traffico d'armi e di stupefacenti, del mercato nero delle opere d'arte e addirittura del reclutamento di killer professionisti per omicidi su commissione.
Il dark web un mondo virtuale che inizia davvero a spaventare per i servizi che offre al suo interno.
Profili giuridici del dark web
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L'accesso al dark web non è, di per sé, un comportamento giuridicamente rilevante: se l'utente rimane entro i confini di ciò che è lecito, infatti, non pone in essere alcuna condotta sanzionabile per il solo fatto di avventurarsi in questa particolare realtà virtuale.
Tuttavia, l'accesso al dark web è quasi sempre dettato dalla finalità di commettere attività illegali in maniera anonima, riducendo al minimo il rischio di essere scoperti e perseguiti.
Di conseguenza, il dark web non è altro che uno strumento con il quale è possibile commettere diverse tipologie di reato, come la detenzione di materiale pedopornografico, il reato di pornografia minorile e tutti i reati connessi alla vendita, alla commercializzazione e al trasporto di materiali stupefacenti e di sostanze psicotrope.
Ad esempio, nella sentenza numero 10485/2020 della Corte di cassazione è venuta in rilievo l'ipotesi di commissione del reato di associazione per delinquere tramite dark web
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