- Sovraindebitamento anche per il debitore nullatenente
- L'art. 283 del nuovo Codice della Crisi di impresa e dell'insolvenza
- Il decreto del tribunale di Napoli
Sovraindebitamento anche per il debitore nullatenente
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Del debitore incapiente avevamo già parlato (v. Addio ai debiti anche per il debitore incapiente), annunciando le novità che sarebbero state introdotte nel momento in cui fosse entrato in vigore il nuovo codice della crisi di impresa e dell'insolvenza.
Il nuovo codice sarebbe dovuto entrare in vigore ad agosto del 2020, tuttavia, a causa dell'emergenza sanitaria, l'entrata in vigore del predetto codice, è stata rinviata al 1° settembre 2021.
Tra le importanti novità contenute nel nuovo codice della crisi di impresa vi è la possibilità, per il debitore totalmente incapiente, di accedere a detta procedura.
Il debitore incapiente è quel debitore che con la vecchia normativa non avrebbe avuto alcuna possibilità di avviare una delle tre procedure previste dalla legge 3/2012, appunto perchè totalmente incapiente.
L'art. 283 del nuovo Codice della Crisi di impresa e dell'insolvenza
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Art. 283 del nuovo Codice della crisi: "Il debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura può accedere all'esdebitazione solo per una volta, fatto salvo l'obbligo di pagamento del debito entro quattro anni dal decreto del giudice laddove sopravvengano utilità rilevanti che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al dieci per cento. Non sono considerate utilità, ai sensi del periodo precedente, i finanziamenti, in qualsiasi forma erogati".
Una speranza dunque per molti consumatori incapienti che non avevano modo di accedere alla legge del sovraindebitamento legge 3/2012, se non a partire da agosto 2020, ovvero con l'ingresso del nuovo codice della crisi di impresa, una speranza ormai destinata a slittare a settembre 2021 per l'emergenza sanitaria.
Il decreto del tribunale di Napoli
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Dal Tribunale di Napoli invece, con la firma del dott. Giovanni di Giorgio, arriva un decreto di apertura della liquidazione (sotto allegato) che ha applicato tale istituto, ovvero la possibilità di accedere a dette procedure anche per il debitore nulla tenente, prima ancora dell'entrata in vigore del codice.Si legge nel decreto: "Non risulta necessario determinare l'importo delle spese necessarie per il sostentamento del proponente e del suo nucleo familiare, atteso che egli risulta nullatenente e che tali spese appaiono garantite dal reddito da lavoro del coniuge".
Un importantissimo decreto che dà una nuova speranza a quei debitori incapienti che attendevano l'entrata in vigore della nuova normativa per accedere alla procedura di esdebitazione.
Scarica pdf decreto tribunale Napoli
Esperta di diritto amministrativo, bancario e gestione della crisi d'impresa (sovraindebitamento). Iscritta anche nell'albo del Ministero della Giustizia nel registro dei gestori della crisi del sovraindebitamento.
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