Armi e sicurezza
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Per chi vive, opera ed è attivo nel mondo delle armi, il discorso sulla sicurezza e sulla tutela personale è centrale e decisiva.
Tutta la normativa di settore ruota attorno al concetto chiave della protezione dell'incolumità, in qualsiasi circostanza.
Pensiamo allora alle molteplici possibili situazioni dove l'incolumità dei soggetti può essere messa a rischio: una battuta di caccia potrebbe essere una tra queste.
Armi e rischi: i sinistri e i risvolti penali
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Bene: poniamo il caso che durante una battuta di caccia una persona, a seguito di un incidente, venga ritenuta responsabile del delitto di omicidio colposo per aver ferito mortalmente un altro cacciatore, colpendolo con la propria carabina.
Ipotizziamo, poi, che il responsabile, in occasione del procedimento penale abbia scelto la strada del patteggiamento, beneficiando della sospensione condizionale della pena e non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale.
Il tutto con reato successivamente estinto, non avendo l'interessato commesso altri delitti o riportato altre condanne nel termine di cinque anni dalla sentenza.
Riesame del divieto detenzione armi
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Ecco: rispetto ad una situazione di questo tipo e trascorso un certo tempo dal sinistro, il provvedimento eventualmente adottato all'epoca in via cautelare dall'Autorità amministrativa, ossia il divieto detenzione armi, va indubbiamente rivisto e riconsiderato se lo chiede il destinatario dello stesso anche con un'istanza di riesame in autotutela, cui può seguire un ricorso vero e proprio.
Questo in quanto la prefettura, per legge, è sempre chiamata a dare una propria aggiornata valutazione sull'affidabilità ed idoneità all'uso delle armi della persona in questione.
Non potrebbe limitarsi a richiamare il vecchio e ormai passato fatto penale, senza ragionare sugli sviluppi successivi e favorevoli della storia di quella persona.
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