- Mancanza di corrente: quali danni?
- Danni ad attività e fabbriche
- Danni da mancanza di corrente: cosa fare
- Mancanza di corrente: rimborsi automatici
Mancanza di corrente: quali danni?
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Di solito, i gestori dei servizi di corrente elettrica, laddove abbiano necessità di interrompere la fornitura per poter effettuare riparazioni o interventi di manutenzione, avvisano gli utenti del giorno e dell'orario in cui avverrà la sospensione, in maniera tale da permettere loro di organizzarsi ed evitare che si verifichino danni.
Se, invece, le interruzioni sono improvvise, è possibile che gli utenti subiscano pregiudizi, anche molto ingenti.
Ad esempio, può accadere che gli elettrodomestici perdano la loro programmazione, i computer si danneggino irreparabilmente, le sveglie e gli orologi digitali smettano di funzionare.
Insomma: la mancanza di corrente può colpire in maniera pesante tutti i dispositivi elettrici.
Danni ad attività e fabbriche
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Se, poi, a subire la mancanza improvvisa e prolungata della corrente elettrica è un esercizio commerciale, un ristorante o una fabbrica, i danni possono essere ancora maggiori, con serie minacce per l'attività svolta o gli incassi della giornata.
Danni da mancanza di corrente: cosa fare
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Chi subisce un danno da mancanza di corrente deve, per prima cosa, inviare un reclamo scritto al fornitore o al distributore di energia, lamentando l'accaduto. Questi è tenuto a rispondere: se non lo fa o lo fa in maniera insoddisfacente, si può tentare la conciliazione. L'ultima possibilità che resta è quella di adire le vie legali, tenendo conto del fatto che la prova del nesso di causalità tra la mancanza di corrente e il danno grava sull'utente e del fatto che spesso nei contratti di energia elettrica sono inserite clausole che limitano la responsabilità del fornitore o del distributore per le interruzioni improvvise di corrente.
Mancanza di corrente: rimborsi automatici
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In ogni caso, la mancanza di corrente dà luogo a dei rimborsi automatici, stabiliti dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, che scattano quando le interruzioni superano la durata massima prevista per il ripristino.
Tempistiche per il ripristino
In particolare, le tempistiche per il ripristino delle utenze a bassa tensione sono pari a:
- 8 ore, se il Comune ha più di 50mila abitanti;
- 12 ore, se il Comune ha fino a 50mila abitanti.
Le tempistiche per il ripristino delle utenze a media tensione, invece, sono pari a:
- 4 ore, se il Comune ha più di 50mila abitanti;
- 6 ore, se il Comune ha fino a 50mila abitanti.
Importo del rimborso
Superate tali tempistiche, scatta automaticamente un rimborso pari a:
- 30 euro, per i clienti con potenza non superiore a 6 kW, aumentati di 15 euro ogni ulteriori 4 ore, fino a massimo 300 euro;
- 150 euro, per i clienti con potenza superiore a 6kW e di massimo 100kW, aumentati di 75 euro ogni ulteriori 4 ore, fino a massimo 1.000 euro.
In caso di black out, sono possibili rimborsi straordinari.