- Festività in lockdown: il nuovo decreto
- Zona Rossa a Natale, Capodanno e Befana
- Zona arancione
- I ristori
Festività in lockdown: il nuovo decreto
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Parte il 24 la stretta natalizia le cui misure sono state illustrate nella tarda serata di ieri dal premier in conferenza stampa e contenute nel decreto legge n. 172/2020 pubblicato stanotte in Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi (sotto allegato in pdf).
I giorni "rossi" saranno il 24, 25, 26 e 27 dicembre ed inoltre il 31 dicembre e 1,2, 3 gennaio e di nuovo il 5 e 6 gennaio.
"Abbiamo adottato in cdm un decreto che offre un punto di equilibrio tra la stretta e le deroghe necessarie comunque in considerazione dell'importanza sociale e ideale che queste festività hanno" ha detto Conte a palazzo Chigi.
Zona Rossa a Natale, Capodanno e Befana
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Le misure sono ormai quelle consuete della zona rossa. Spostamenti vietati tranne che per casi di necessità (lavoro, salute, spesa), negozi, bar e ristoranti chiusi (asporto consentito fino alle 22 e consegna a domicilio).
Sarà possibile fare attività motoria vicino casa e resteranno aperti anche barbieri e parrucchieri (ma non i centri estetici), oltre a farmacie, edicole e tabaccherie.
Anche le chiese aperte fino alle 22 per le funzioni religiose.
Due persone in visita (più figli minori)
In più quale "contemperamento" delle restrizioni introdotte, la possibilità per due persone non conviventi di recarsi a casa di parenti e amici, portando con sé i figli minori di 14 anni o disabili o conviventi non autosufficienti (esclusi dunque dal computo).
La norma recita esattamente: "durante i giorni compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 e' altresi' consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi gia' conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potesta' genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Ciò sempre dalle 5 alle 22.
Una misura - ha detto Conte - "pensata per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo".
Autocertificazione necessaria
"Un sistema liberaldemocratico non manda la Polizia in casa, a meno che non ci sia una flagranza di reato. Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come forte limite alla circolazione. Si esce con l'autocertificazione". Così il premier Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti in conferenza stampa.
Zona arancione
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Gli altri giorni a cavallo delle feste ossia 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio saranno in 'zona arancione' e dunque ci sarà la riapertura di negozi, bar e ristoranti solo per asporto e domicilio e sarà consentito muoversi senza dover motivare gli spostamenti. Sempre entro gli orari consentiti e già notori.
I ristori
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In campo, "preventivamente e contemporaneamente" per tutti i danneggiati dalle chiusure ci sono 645 milioni ha detto Conte.
"Con nuovo decreto ristori a gennaio provvederemo a compensare le perdite per altri operatori su cui non possiamo intervenire subito" ha confermato infatti il premier in conferenza stampa.
Intanto, nel decreto viene specificamente riconosciuto, "al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte "un contributo a fondo perduto, nel limite massimo di 455 milioni di euro per l'anno 2020 e di 190 milioni di euro per l'anno 2021, a favore dei soggetti che, alla data di entrata in vigore del presente decreto, hanno la partita IVA attiva e, ai sensi dell'articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n. 633, dichiarano di svolgere come attivita' prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nella tabella di cui all'allegato 1 del presente decreto. Il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° dicembre 2020".
Scarica pdf decreto Natale n. 172/2020• Foto: 123rf.com