- Quanto contano le percentuali?
- Se l'operazione ha una mortalità del 30%
- Tasso di mortalità ulteriormente aggravato
Quanto contano le percentuali?
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La sentenza numero 36431/2020 della Corte di cassazione, qui sotto allegata, rappresenta un importante esempio di come, nel valutare le ipotesi di responsabilità medica per decesso di un paziente, le percentuali di sopravvivenza, considerata la specifica patologia, assumano un ruolo di primario rilievo.
Vediamo in che senso, esaminando la vicenda alla base della decisione dei giudici di legittimità.
Se l'operazione ha una mortalità del 30%
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Nel caso di specie, il paziente era affetto da una disserzione aortica "tipo A" di Standford, ovverosia una patologia per la quale l'unico intervento salvavita è rappresentato da un immediato intervento chirurgico, il cui tasso di mortalità è tuttavia elevato, essendo pari al 30%.
La struttura presso la quale l'uomo era ricoverato, tuttavia, era impreparata ad affrontare una simile operazione e, pertanto, si rendeva necessario un trasferimento in un altro ospedale in grado di farsi adeguatamente carico dell'intervento.
Non c'era però alcuna certezza che il trasferimento si sarebbe potuto attuare in tempo utile ad assicurare che le probabilità di sopravvivenza a seguito dell'intervento fossero pari al 70%.
Oltretutto, le operazioni da eseguire erano due e andavano fatte in contemporanea: una al torace e una all'aorta, con conseguente ulteriore aggravamento delle difficoltà.
Tasso di mortalità ulteriormente aggravato
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Il paziente era inoltre affetto da una tipologia di dissecazione tra le più gravi, con la conseguenza che, in un quadro di shock, l'intervento da eseguire in urgenza avrebbe avuto un tasso di mortalità attorno al 50-60%.
Per tali ragioni, quindi, anche la tempestiva diagnosi da parte dei medici non avrebbe eliminato il ragionevole dubbio che il decesso del paziente poteva essere evitato, decesso che oltretutto, data la gravità della patologia accertata e delle circostanze del caso concreto, risultava altamente probabile.
Scarica pdf sentenza Cassazione numero 36431/2020