Autovelox del rumore: cos'è?
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Si parla di autovelox del rumore per indicare, in maniera a-tecnica, lo strumento in grado di misurare i decibel prodotti da un veicolo ogni decimo di secondo e di individuare il punto specifico dal quale proviene il rumore.
In alcuni paesi, come Francia o Regno Unito, è utilizzato per sanzionare i proprietari di auto truccate, in un più ampio piano di lotta all'inquinamento acustico o è sottoposto ai test indispensabili per il suo impiego. In Francia, con il fine di ridurre l'inquinamento acustico nel 2022 è iniziata la sperimentazione del dispositivo chiamato "autorumox" che rileva la rumorosità dei veicoli in transito, grazie ad appositi sensori: in caso di violazioni (si va dalle marmitte modificate al volume della radio passando per le sirene degli antifurti) sono previste multe elevate per i trasgressori.
In Italia, sebbene se ne parli da anni, l'autovelox del rumore non è ancora utilizzato.
Rumori molesti
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I rumori molesti che troppo spesso le auto producono lungo le vie cittadine non derivano solo dall'installazione di marmitte truccate, ma anche da altre ragioni, quale, ad esempio, l'ascolto di musica a volume eccessivo.
L'autovelox del rumore permette di rilevare tutti i suoni disturbanti, che superano una certa soglia, a prescindere da quale sia la loro origine.
Auto e rumore nel codice della strada
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Attualmente in Italia, sebbene l'autovelox del rumore non sia utilizzato, la circolazione di veicoli rumorosi è comunque sanzionata dal codice della strada.
L'articolo di riferimento, in particolare, è il 155 che, al primo comma, sancisce il principio generale in base al quale "Durante la circolazione si devono evitare rumori molesti causati sia dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui è sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione stessa".
A rilevare poi, per quanto qui interessa, è il comma tre, che dispone che "Nell'usare apparecchi radiofonici o di riproduzione sonora a bordo dei veicoli non si devono superare i limiti sonori massimi di accettabilità fissati dal regolamento".
La sanzione prevista per chi non si conforma a tali prescrizioni è quella amministrativa del pagamento di una somma che va da 42 a 173 euro.
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