Il lavoro straordinario è il lavoro svolto dopo il normale orario stabilito nel contratto. Vediamo come funziona e come è retribuito

Cos'è il lavoro straordinario

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Possiamo definire "lavoro straordinario" il lavoro svolto dopo il normale orario stabilito nel contratto.
Il lavoro straordinario è disciplinato dal Dlgs n. 66/2003 che stabilisce sia la durata massima dell'orario sia le modalità con cui questo plus lavorativo deve essere riconosciuto. Il ricorso al lavoro straordinario è ammesso soltanto previo accordo tra datore di lavoro e lavoratore per un periodo che non superi le 250 ore annuali (art. 5 Dlgs n. 66/2003).

I limiti al lavoro straordinario

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Si noti bene: la Legge, pur riconoscendo alla contrattazione collettiva la libertà sulla determinazione del lavoro straordinario, pone alcuni limiti.
Un contratto, infatti, che prevede come orario normale di lavoro 40 ore settimanali non può superare 8 ore di lavoro straordinario settimanale.
Insomma, è ammesso lavorare alla settimana 48 ore compreso lo straordinario.
Se questo limite viene superato che fare?
In tale ipotesi, il datore di lavoro che ha alle dipendenze più di dieci lavoratori deve darne comunicazione all'Ispettorato Territoriale del Lavoro.

Quando è possibile ricorrere al lavoro straordinario?

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I casi in cui è possibile chiedere al lavoratore di prestare la sua attività lavorativa fuori l'orario indicato nel contratto sono:
- esigenza tecnico-produttiva;
- forza maggiore: in questo caso il mancato ricorso al lavoro straordinario potrebbe causare un pericolo grave o alle persone o alla produzione;
- eventi particolari come fiere, mostre, ecc.

Come è pagato lo straordinario

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Il lavoro straordinario deve essere retribuito ma in che modo?

E' prevista una maggiorazione percentuale sulle ore di straordinario rispetto a quelle che cadono nel normale orario di lavoro.
Attenzione!!! Tale maggiorazione varia a seconda del contratto nazionale cui si appartiene e a seconda che il lavoro straordinario sia svolto in un periodo feriale, festivo o notturno.

Il dipendente può rifiutare di prestare lavoro straordinario?

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La risposta all'interrogativo è positiva.
I casi in cui può rifiutare sono i seguenti:
- Lavoratore-studente;
- In presenza di un giustificato e comprovato motivo di rilevante gravità che impedisca la prestazione;
- Nel caso in cui il potere del datore di lavoro di chiedere prestazione di lavoro straordinario non è stato esercitato con correttezza e buona fede.

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Foto: 123rf.com
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