- Corte Costituzionale: le pronunce di oggi
- "Urgente garantire piena tutela ai nati in coppia di donne con eterologa"
- "Il legislatore tuteli meglio i bambini nati da maternità surrogata"
Corte Costituzionale: le pronunce di oggi
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Monito al legislatore per garantire maggiore tutela ai bambini nati in una coppia di donne mediante fecondazione eterologa e all'estero con la tecnica della maternità surrogata. Sono le due questioni esaminate oggi dalla Corte Costituzionale e su cui l'ufficio stampa ha rilasciato i comunicati. Le motivazioni delle sentenze saranno depositate nelle prossime settimane.
"Urgente garantire piena tutela ai nati in coppia di donne con eterologa"
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Questa la prima delle qlc esaminate oggi dalla Consulta riunita in camera di consiglio. La questione riguardava il riconoscimento dello status di figli per i nati mediante tecnica di procreazione medicalmente assistita eterologa, praticata all'estero da due donne.
Il Tribunale di Padova, nel sollevare la questione di costituzionalità, ha riscontrato un vuoto di tutela in presenza di una situazione conflittuale della coppia, che rendeva, tra l'altro, impraticabile il ricorso all'"adozione non legittimante".
In attesa del deposito della sentenza, l'Ufficio stampa della Corte ha fatto sapere che la questione è stata dichiarata inammissibile.
"In assenza di una disciplina applicabile al caso concreto, la Corte ha ritenuto, allo stato, di non intervenire ed ha rivolto un forte monito al legislatore affinché individui urgentemente le forme più idonee di tutela dei minori, anche alla luce delle fonti internazionali ed europee".
Si resta in attesa del deposito delle motivazioni nelle prossime settimane.
"Il legislatore tuteli meglio i bambini nati da maternità surrogata"
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La seconda delle questioni di legittimità esaminate è stata sollevata dalla Cassazione sull'impossibilità di riconoscere in Italia, perché in contrasto con l'ordine pubblico, un provvedimento giudiziario straniero che attribuisce lo stato di genitori a due uomini italiani uniti civilmente, che abbiano fatto ricorso alla tecnica della maternità surrogata.
Nel comunicato della Consulta, attendendo il deposito delle motivazioni, si legge che la questione è stata dichiarata inammissibile.
La Corte "fermo restando il divieto penalmente sanzionato di maternità surrogata, ha ritenuto che l'attuale quadro giuridico non assicuri piena tutela agli interessi del bambino nato con questa tecnica. Poiché, a questo fine, sono prospettabili differenti soluzioni, la Corte ha ritenuto, allo stato, di non poter intervenire, nel doveroso rispetto della discrezionalità legislativa, ma ha anche affermato la necessità di un intervento del legislatore".
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