Sulla scia della Cassazione, per la corte d'appello de L'Aquila, il cliente che conferisce il mandato professionale a due avvocati è tenuto a pagare due parcelle per intero se entrambi compiono tutte le attività

Parcella doppia se l'incarico viene dato a due legali

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Doppia parcella se il cliente conferisce il mandato difensivo per una causa civile a due avvocati. Questo in sintesi quanto sancito dalla Corte di Appello dell'Aquila nella sentenza n. 371/2021 (sotto allegata). Nel caso di specie in effetti non solo il mandato è doppio, ma tutte le attività sono state svolte dai due avvocati, dalla partecipazione alle udienze alla sottoscrizione degli atti. A ciascuno quindi occorre riconoscere il compenso intero per l'attività professionale svolta in favore del cliente.

Compenso diviso a metà per i due avvocati in primo grado?

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Due legali appellano la decisione di primo grado che riconosce a ciascuno la metà del compenso maturato per prestazioni professionali svolte in favore di un notaio in una causa civile in cui il pubblico ufficiale è stato convenuto. Per il Tribunale i due avvocati hanno diritto a percepire metà della somma liquidata, in base a quanto sancito dall'articolo 8 della tariffe professionali forensi.

Per gli avvocati il compenso spetta per intero a ciascuno

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I due legali però la pensano diversamente. Costoro ritengono infatti che a ciascuno spetti in realtà l'intero compenso. Entrambi infatti hanno svolto tutte le attività descritte in parcella hanno preso parte a tutte le udienze e tutti gli atti di causa sono stati sottoscritti a due mani.

Parcella doppia se il mandato è doppio

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La Corte di Appello adita accoglie il ricorso, ritenendo fondato il secondo motivo dell'impugnazione e condanna controparte al pagamento della somma di 81.192,72 euro in favore di ciascun avvocato, al netto degli acconti già versati.

Il giudice dell'impugnazione rileva prima di tutto come gli appellanti nel presente giudizio abbiano fatto presente di avere "svolto tutte le prestazioni indicate in parcella, come risultava dai verbali di udienza, che riportavano la partecipazione di tutti e due gli avvocati, e come emergeva dalla sottoscrizione di tutti gli atti di causa da parte di entrambi."

Fatto confermato anche dal conferimento del mandato da parte del notaio a entrambi gli avvocati.

La Corte rileva inoltre come il notaio non poteva non rendersi conto di che cosa comportasse conferire l'incarico a due avvocati per la propria difesa. Al caso di specie quindi non si può applicare la giurisprudenza della Cassazione che in materia ha escluso "la liquidazione delle competenze per la difesa svolta in favore dell'avvocato domiciliatario."

In conclusione per la Corte adita "in applicazione del principio di diritto affermato anche da ultimo dalla Suprema Corte (Cass. sent. 19255 del 19/7/2018; ord. n. 29822 del 18/11/2019) deve essere affermato il diritto di entrambi gli appellanti ad ottenere il pagamento di tutte le prestazioni professionali da ciascuno indicate in parcella."

Scarica pdf Corte di Appello dell'Aquila n. 371/2021

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