- L'uso del braccialetto elettronico
- La tutela delle potenziali vittime
- Come funziona il tracciamento di prossimità
L'uso del braccialetto elettronico
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Il 9 agosto del 2019 è stata varata le legge che ha recato modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. In questa occasione è stata introdotta la possibilità di fare ricorso all'utilizzo del braccialetto elettronico anche nel caso di stalking.
Nella legge del 2019 viene contemplato l'utilizzo del dispositivo elettronico anti stalking. Più precisamente, al comma 1 dell'articolo 282- ter del codice di procedura penale, per rendere ancor più efficace la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, sono aggiunte le seguenti parole: «anche disponendo l'applicazione delle particolari modalità di controllo previste dall'articolo 275- bis». Il riferimento è, appunto, al braccialetto elettronico.
Con questa misura cautelare l'autorità giudiziaria vieta all'indagato o imputato di avvicinarsi alla vittima, impedendogli di visitare i posti che normalmente la persona offesa frequenta. Così, ad esempio, se la vittima di stalking frequenta la palestra, il giudice ordinerà allo stalker di mantenere le distanze anche da quel luogo. In caso di trasgressione del divieto, la misura può essere sostituita con una maggiormente afflittiva come, ad esempio, gli arresti domiciliari.
La tutela delle potenziali vittime
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Ma la potenziale vittima è protetta al 100 percento? No, difatti le cronache sono sotto gli occhi di tutti e anche perché teoricamente il potenziale aggressore può avvicinarsi a lei, pedinandola in altri luoghi dove il divieto non c'è e il braccialetto elettronico non servirebbe a nulla.
In sostanza, rimane un semplice monitoraggio con tracciamento. È lo scenario in cui il provvedimento dell'Autorità Giudiziaria impone di monitorare il soggetto all'interno di uno o più luoghi predefiniti (es. il proprio domicilio) secondo le modalità e negli orari stabiliti dalla stessa Autorità Giudiziaria e, contestualmente, di tracciarne gli spostamenti generando un allarme qualora il soggetto acceda a determinate ' zone di esclusione'. Ma se va altrove, riuscendo per vie indirette ad attirare la vittima in un luogo non escluso dal giudice, il braccialetto non servirà a nulla.
Il resto d'Europa usa il braccialetto elettronico sugli stalker ma anche sulla vittima. Tecnicamente si parla di "tracciamento di prossimità", ed è lo scenario in cui la potenziale vittima di aggressione venga dotata di un dispositivo in grado di rilevare, nelle immediate vicinanze, la presenza dell'aggressore - dotato anch'egli di braccialetto elettronico - in tal modo viene generato un ALERT, un segnale di allarme e pericolo verso il Centro di Monitoraggio.
È vero che il braccialetto elettronico per misura anti stalker è stato introdotto nel 2019, ma serve a ben poco se la potenziale vittima non è dotata di un dispositivo per rilevare la presenza dell'aggressore.
Prendendo come esempio la Spagna, il meccanismo, funziona in maniera decisamente più efficace. Ed è, in fondo, lo scenario dipinto da Fastweb, l'azienda che ha stipulato il contratto con il ministero dell'Interno per il triennio 2018- 2021, riguardante la fornitura dei braccialetti elettronici. Principalmente usati per la misura deflattiva delle carceri.
In che modo dovrebbe funzionare il dispositivo elettronico per prevenire seriamente lo stalking?
Come funziona il tracciamento di prossimità
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Tecnicamente si parla di "tracciamento di prossimità", ed è lo scenario in cui la potenziale vittima di aggressione venga dotata di un dispositivo in grado di rilevare la presenza dell'aggressore - dotato di braccialetto elettronico - nelle vicinanze e di generare immediatamente un allarme verso il Centro di Monitoraggio.
I dispositivi permettono di tracciare costantemente la posizione del molestatore e notificano immediatamente al Centro di controllo la violazione di una delle zone di sicurezza attorno alla vittima. In questo modo esisterebbe, quindi, inoltre la possibilità di contattare la persona in regime interdittivo per verificarne le intenzioni e dissuaderla. La vittima dello stalker, d'altro canto, è dotata di un dispositivo portatile nel quale è presente un bottone di allarme che attiva anche la chiamata diretta con l'operatore. Tale dispositivo può essere chiamato dall'operatore stesso. Solo in questo modo si può per davvero mettere in sicurezza la potenziale vittima. In Spagna, dove tale scenario è già in uso dal 2009, a fronte di una crescita costante delle denunce per violenza domestica, la diminuzione degli omicidi legati alla violenza di genere nella Comunità Autonoma di Madrid è stato pari al 33,33% (da sei a quattro) rispetto all'andamento nazionale che ha registrato un calo del 18,75%. Dal 2009 sono stati confermati i successi della prima sperimentazione: nessuna delle vittime sottoposta a controllo elettronico è stata nuovamente oggetto di violenza.
Prof. Dr. Giovanni MOSCAGIURO
Diritto Penale , Amministrativo , Tributario , Civile Pubblica Amministrazione , Esperto in Cybercrime , Social Cyber Security, Stalking e Cyberstalking, Bullismo e Cyberbullismo, Cybercrime, Social Crime, Donne vittime di violenza, Criminologia Forense, dell'Intelligence e dell'Investigazione, Diritto Militare, Docente di Diritto e Scienze Forensi
Web site:
1) http://5e93054e0da2b.site123.me/
3) https://www.studilegali.com/avvocati/studio-delle-professioni-e-scienze-forensi
4) https://www.juridipedia.com/XX/Unknown/111217443797556/Stop-Bullismo
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