Cosa resta della dignità di una persona se gli si toglie il lavoro, lo stipendio, i mezzi di trasporto pubblici, le relazioni di società e tutto quanto prevedano le sanzioni per i non vaccinati?

"Spontaneità" della vaccinazione

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L'art. 32 della Costituzione nel prevedere le condizioni di un obbligo sanitario indica chiaramente il requisito del rispetto della persona: "La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".

Questo articolo analizza l'obbligo vaccinale anti Covid-19 in riferimento al recente DL 1/2022 e dimostra la violazione del rispetto di tale requisito.

A prima vista una puntura sul braccio, a chi spontaneamente si reca presso un hub vaccinale, attende il suo turno, appone la sua firma sul documento di consenso informato e solleva la manica della camicia, sembrerebbe quanto di più rispettoso ci possa essere della persona.

Basta però riflettere su quali siano stati gli strumenti di coercizione che lo hanno indotto a quella "spontaneità" perché le cose inizino a cambiare.

Le sanzioni sono parte integrante del trattamento sanitario

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Consideriamo una persona che si decida a vaccinarsi contro il Covid-19 dopo l'entrata in vigore del recente decreto legge 7 gennaio 2022, n. 1, "Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore".

E immaginiamo di porre su due piatti di una bilancia la vaccinazione da una parte, e la non-vaccinazione dall'altra, quest'ultima raffigurata dal successivo incremento delle costrizioni, cominciando dalla prima, ed aggiungendo via via i successivi inasprimenti secondo il loro ordine temporale.

Ora, ogni persona assegna un "peso" al vaccino.

Per esempio, taluni considerano il vaccino talmente innocuo o vantaggioso da non avere alcun peso, semmai una spinta verso l'alto. Queste persone sono moltissime e sono corse a vaccinarsi senza esitazione.

Per altri, il vaccino è ritenuto pericoloso e pesantissimo da sopportare. Sono questi ultimi l'obiettivo della campagna vaccinale del governo, che è molto ambiziosa.

Il governo, per dare un'accelerazione, è così intervenuto ad aggiungere sanzioni pesanti sul piatto della non-vaccinazione - c.d. metodo "nudge" delle spintarelle - con l'obiettivo di controbilanciare il peso della vaccinazione che grava nella mente dei soggetti recalcitranti.

Dimostrazione dell'equivalenza sanzioni/trattamento sanitario

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Riteniamo che, nel pieno rispetto della logica "nudge", sia possibile convenire che il moto del cittadino verso l'hub vaccinale si abbia quando la forza delle "spintarelle" eguagli o superi le resistenze che nella mente del soggetto si oppongono alla vaccinazione. E' assolutamente lecito ipotizzarlo perché coerente con il metodo coercitivo, che sennò non si spiegherebbe.

Il ragionamento da questo momento prosegue più agevolmente.

Assumiamo che vi sia almeno una persona che si sottoponga a vaccinazione anti covid-19 dopo avere letto le misure a carico dei non vaccinati, ed averle ritenute non più sopportabili. Negare questa ipotesi significa contraddire il decreto legge. Ne consegue che il peso della vaccinazione per costoro ha eguagliato i contrappesi "nudge". Tale circostanza determina la seguente equazione - al netto di coloro che resistono ancora, per i quali la vaccinazione è addirittura più pesante:

Vaccinazione anti Covid-19 = Sommatoria di tutte le costrizioni necessarie ad indurla

Stabilita questa equazione, non resta che risolverla per vedere in che cosa consista la "spontaneità" del vaccinato, e si vede che consiste di tutto quello che gli è stato sottratto e che gli verrà restituito solo dopo la vaccinazione.

La violazione del rispetto della persona

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Ora, ci si domandi: cosa resta della dignità di una persona se gli si toglie il lavoro, lo stipendio, i mezzi di trasporto pubblici, le relazioni di società e tutto quanto prevedano le sanzioni per i non vaccinati?

Le sanzioni stabilite dal DL 1/2022 sono l'umiliazione più grande che una persona possa subire, in via oggettiva.

E' del tutto irrilevante poi, che tali umiliazioni non facciano parte del trattamento sanitario, dal momento che ne risultano equivalenti per il criterio esposto.

Il metodo "nudge" si ritorce contro di sé nel momento in cui stabilisce una relazione di equivalenza tra le sue "spinte" e l'obiettivo che si propone. Quelle si trasferiscono su questo. E se questo è un trattamento sanitario, la compressione della libertà non può violare il rispetto della persona. Chi era abituato ad utilizzare il metodo "nudge" per ridurre il traffico in centro città [1] non ha riflettuto che il rispetto della persona è un requisito essenziale da considerare quando dall'automobile nuova si passa ad imporre un trattamento sanitario.

L'obbligo vaccinale è limitato negli aspetti coercitivi da un tetto costituzionale molto chiaro: il rispetto della persona. Un trattamento sanitario rispettoso in sé, ma che viene ottenuto con metodi che non lo sono è un trattamento sanitario che viola il rispetto della persona.

Se la Costituzione prevede per l'obbligo sanitario, e solo per quello, il limite del rispetto della persona, evidentemente esclude la possibilità che tale obbligo preveda sanzioni che lo oltrepassino.

Per queste ragioni si ritiene conclusa la nostra deduzione. L'obbligo vaccinale è in violazione del requisito del rispetto della persona previsto dall'art. 32 della Costituzione.


[1] Si veda Pierluigi Tramonte, I virus passano. I vulnus costituzionali restano


Foto: 123rf.com
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