La Nato (North Atlantic Treaty Organization) è un'organizzazione politica e militare nata con il Patto Atlantico firmato nel 1949. Scopo della Nato è garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri attraverso mezzi politici e militari

Che cos'è la Nato

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L'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord (in inglese: North Atlantic Treaty Organization, in sigla NATO, in francese: Organisation du Traité de l'Atlantique Nord, in sigla OTAN) è un'organizzazione internazionale per la collaborazione nel settore della difesa.

Il trattato istitutivo, il Patto Atlantico, fu firmato a Washington il 4 aprile 1949, ed entrò in vigore il 24 agosto dello stesso anno. Al momento ne fanno parte 30 Stati del mondo. La sede naturale è a Bruxelles: il nuovo quartier generale è stato inaugurato nel 2017, mentre il trasloco dalla vecchia sede è stato completato nel 2018. I Paesi fondatori sono Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e Stati Uniti.

Lo scopo della Nato

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Scopo della Nato è garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri attraverso mezzi politici e militari. Il concetto informatore della nuova "Alleanza" era quello della "difesa collettiva", riportato nell'art. 5, che recita: «Le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in America settentrionale, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto dall'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate prendendo immediatamente, individualmente o in concerto con le altre parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l'uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell'area Nord Atlantica». Questo fa della Nato una delle principali istituzioni internazionali del mondo. Si tratta di un'alleanza politica e militare che riunisce 30 paesi membri dell'Europa e dell'America settentrionale. Questi paesi si riuniscono per consultarsi e cooperare nel campo della sicurezza e della difesa.

A tale riguardo, la Nato costituisce un legame unico tra questi due continenti quanto alla cooperazione politica e nel campo della sicurezza. La Nato è impegnata a proteggere i suoi membri con mezzi politici e militari. Promuove anche la consultazione e la cooperazione con paesi non membri della Nato in numerosi settori collegati alla sicurezza, come la riforma della difesa e il mantenimento della pace. Attraverso l'esame dei problemi ed i partenariati, contribuisce a prevenire i conflitti sia all'interno dei suoi paesi membri che al di là delle loro frontiere. Se gli sforzi diplomatici di risolvere le controversie falliscono, ha la capacità militare necessaria per effettuare operazioni di gestione delle crisi e di mantenimento della pace da sola o in cooperazione con altri paesi ed organizzazioni internazionali. La sua terza terza dimensione è quella nel campo della pianificazione civile di emergenza, aiutando così alleati e partner ad affrontare i disastri, come pure a promuovere la cooperazione nel campo scientifico ed ambientale.

Alleanza politica e militare

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La Nato promuove i valori democratici e consente ai membri di consultarsi e collaborare in materia di difesa e sicurezza per risolvere i problemi, creare fiducia e, nel lungo termine, prevenire i conflitti e si impegna a risolvere pacificamente le controversie. In caso di fallimento degli sforzi diplomatici, ha il potere militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi. Tali operazioni devono essere condotte in base alla clausola di difesa collettiva presente nel trattato fondativo della Nato (Articolo 5 del Trattato di Washington) o dietro mandato delle Nazioni Unite, da soli o in collaborazione con altre organizzazioni internazionali. È tenuta a seguire il principio secondo il quale un'aggressione a uno dei suoi membri equivale a un'aggressione a tutti.

Come si entra nella Nato

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Oggi sono dentro la Nato: Albania, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del nord, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Ungheria. Può diventare membro della Nato "qualsiasi altro Stato europeo in condizione di soddisfare i principi di questo trattato e di contribuire alla sicurezza dell'area nord-atlantica". La Nato ha anche un cosiddetto Piano d'azione per l'adesione. Tale piano aiuta gli aspiranti membri a prepararsi all'adesione e a soddisfare i requisiti chiave fornendo loro consigli pratici e assistenza mirata.

Come opera la Nato

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Ciascun paese membro ha una delegazione permanente presso la sede politica della Nato a Bruxelles. Questa è guidata da un ambasciatore, che rappresenta il suo governo nel processo di consultazione ed in quello decisionale dell'Alleanza. Il Consiglio Nord Atlantico costituisce l'organo politico decisionale più importante nell'ambito dell'Organizzazione. Si riunisce a diversi livelli ed è presieduto dal Segretario generale della Nato, il cui compito consiste nel favorire il raggiungimento di un accordo tra i membri sulle questioni fondamentali. In ciascuno dei comitati della Nato si perviene alle decisioni attraverso il consenso. Una "decisione della Nato" rappresenta dunque l'espressione della volontà collettiva di tutti i suoi paesi membri. La Nato ha sotto il proprio comando poche forze permanenti. Quando un'operazione è approvata dal Consiglio Nord Atlantico, i paesi membri contribuiscono con proprie forze su base volontaria. Una volta completata la missione, queste forze ritornano sotto la responsabilità dei rispettivi paesi. Coordinare e condurre queste operazioni compete alla struttura militare di comando. Questa struttura consiste di quartier generali e basi ubicati in diversi paesi membri. Le attività quotidiane della Nato, le strutture civili e militari e i programmi di investimento nella sicurezza vengono finanziati attraverso bilanci comuni, ai quali i governi dei paesi membri contribuiscono in base ad una formula convenuta di ripartizione dei costi.


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