- Imposta di soggiorno, ecco il modello
- Imposta di soggiorno, tipologia di dichiarazione
- Imposta di soggiorno, date da ricordare e sanzioni
Imposta di soggiorno, ecco il modello
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È stato pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze il decreto 29 aprile 2022, che porta la firma del Ministero dell'Economia e delle Finanze che ha approvato, insieme alle relative istruzioni (in allegato) e specifiche tecniche, il modello (in allegato) di dichiarazione dell'imposta di soggiorno. In particolare, dal 30 maggio e fino al 30 giugno 2022 è possibile compilare il modello dichiarativo relativo alla dichiarazione dell'imposta di soggiorno per gli anni di imposta 2020 e 2021. I modelli possono essere trasmessi utilizzando i canali telematici (entratel/fisconline) che l'Agenzia delle entrate ha reso disponibili su richiesta del Dipartimento. La tassa di soggiorno, o imposta di soggiorno, è un tributo introdotto dal 2011 con la riforma del federalismo fiscale.
Imposta di soggiorno, tipologia di dichiarazione
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Le istruzioni chiariscono che il sistema propone le seguenti opzioni: "Nuova dichiarazione", "Dichiarazione Sostitutiva" o "Dichiarazione multipla". L'utente deve selezionare la voce "Nuova dichiarazione" nel caso di prima compilazione della dichiarazione. Qualora si dovesse riscontrare la presenza a sistema di una precedente dichiarazione (per lo stesso anno di imposta e codice fiscale del gestore/mediatore della struttura ricettiva e dello stesso codice catastale del comune) non sarà possibile compilare la dichiarazione e il sistema avvisa conseguentemente l'utente.
Nel caso in cui si debba trasmettere nuovamente (per un determinato anno d'imposta e codice fiscale del gestore/mediatore della struttura ricettiva e dello stesso codice catastale del comune) una dichiarazione già inviata, per effettuare un'integrazione o una rettifica dei dati precedentemente dichiarati, occorre ritrasmettere la dichiarazione integralmente scegliendo, come tipologia della dichiarazione: "Dichiarazione Sostitutiva". Qualora non si dovesse riscontrare la presenza a sistema di una precedente dichiarazione (per lo stesso anno di imposta e codice fiscale del gestore/mediatore della struttura ricettiva e dello stesso codice catastale del comune) non sarà possibile compilare la dichiarazione e il sistema ne darà conseguentemente avviso all'utente.
La dichiarazione sostitutiva può essere presentata anche dopo la scadenza del 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui è sorto il presupposto impositivo.
Il dichiarante, infine, deve scegliere come tipologia di dichiarazione la lettera M corrispondente a una "Dichiarazione multipla" nel caso in cui si tratti di una dichiarazione costituita da invii multipli. Tale opzione deve essere effettuata nel caso in cui non sia possibile rappresentare integralmente la propria posizione su un unico modello ed è quindi necessario procedere all'invio di più dichiarazioni. A fronte di un primo invio, in cui si compilerà il campo relativo alla tipologia di dichiarazione con la lettera "N" o "S" a seconda dei casi mentre gli invii successivi dovranno recare nel campo in questione la lettera "M" in tutti i casi.
Imposta di soggiorno, date da ricordare e sanzioni
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I modelli possono essere trasmessi utilizzando i canali telematici (entratel/fisconline) che l'Agenzia delle entrate ha reso disponibili su richiesta del Dipartimento. dal 7 giugno 2022 nell'area riservata del sito web dell'Agenzia delle Entrate è disponibile un servizio del Dipartimento che consente agli utenti di predisporre e inviare interattivamente la dichiarazione relativa agli anni di imposta 2020 e 2021. Una volta che l'utente ha effettuato l'accesso, trova il servizio all'interno della scheda "Servizi", nella categoria "dichiarazioni". Infine, l'omessa o infedele presentazione della dichiarazione da parte del responsabile comporta l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma dal 100 al 200 per cento dell'importo dovuto. Le dichiarazioni e i dati in essa contenuti, una volta acquisiti e trattati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze saranno messi a disposizione dei Comuni che hanno istituito l'imposta di soggiorno e contributo di soggiorno per Roma Capitale per le proprie finalità istituzionali e di controllo.
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