Cassazione: obbligo di mantenimento dei figli anche se il padre è in cassa integrazione

• Mantenimento figli
• Mantenimento figli nati da relazione extraconiugale
• Niente revoca del mantenimento se non si dimostra una diminuzione dei redditi

Mantenimento figli

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Per la Cassazione n. 36800/2022 (sotto allegata) la collocazione in Cassa integrazione del padre di due gemelli non fa venire meno l'obbligo di mantenimento a suo carico nei confronti dei figli se non dimostra il peggioramento effettivo della sua condizione economica.

Mantenimento figli nati da una relazione extraconiugale

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Il Tribunale, su accordo delle parti, colloca i minori nati da una relazione extraconiugale dell'uomo presso la madre, stabilendo, a carico del padre, un obbligo di mantenimento mensile per i figli di 400 euro.

L'uomo però ricorre avverso la decisione facendo presente di essere stato collocato in Cig a causa della crisi pandemica. Chiede quindi la collocazione congiunta dei figli, di potere decidere sul pernottamento degli stessi e di disporre la revoca dell'obbligo di mantenimento a suo carico. Domande di cui la mamma dei bimbi chiede il rigetto.

Con decreto il Tribunale, accogliendo in parte le richieste del ricorrente, dichiara cessato l'obbligo di mantenimento dei figli disposto in precedenza a suo carico. La donna però fa presente di essere stata collocata anche lei in Cig a causa del Covid, che l'uomo è titolare di ingenti beni immobili e a che ai figli, con lei conviventi, provvede da sola.

La Corte di Appello adita in sede di reclamo dalla donna, lo accoglie, stante la mancata prova da parte dell'uomo del peggioramento della sua situazione economica.

Niente revoca del mantenimento se non si dimostra una diminuzione dei redditi

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L'uomo ricorre quindi in Cassazione, che però dichiara inammissibile il ricorso precisando, sulla questione del mantenimento dei figli, che la Corte ha ritenuto che la Cig dell'uomo non dovesse considerarsi fatto nuovo legittimante la revoca del mantenimento ai figli perché quando era stato deciso di comune accordo nel giugno 2020 che il padre avrebbe dovuto versare 400 euro per i figli, lo stesso non aveva dimostrato che i suoi redditi erano diminuiti. Nessuna modifica significativa era quindi intervenuta per giustificare la revoca del mantenimento ai figli.

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