Quando scoppiò la prima guerra mondiale, gli Stati Uniti si trovavano in una crisi spaventosa, dalla quale uscirono finanziando l'apparato bellico.
Nel 1940 il Pil americano era al livello del 1929 e potè risollevarsi con la partecipazione alla seconda guerra mondiale. Nel 1944 le spese militari rappresentavano il 42% del Pil.
La crisi economica verificatasi con la fine delle ostilità (riduzione del 14% della produzione industriale), venne superata con la guerra di Corea, con la "guerra fredda" (inventando l'inesistente "pericolo russo", proprio a questo scopo), con il Vietnam.
Da allora l'economia americana è in perenne assetto di guerra. E' la nazione al mondo che spende di più (con largo distacco su tutte le altre!) per l'apparato bellico. E anche la creazione della Nato risponde proprio a tale finalità. In pratica, solo con elevate spese in armi l'economia Usa può sostenersi. E così, la stagnazione di questi ultimi anni, con una marcata flessione del Pil, ha generato il progetto di provocare la Russia attuando imponenti manovre Nato in Ucraina, installando missili sul confine, ecc.
Fallita l'iniziativa di una Conferenza di pace del Cancelliere Schulz, preoccupato per l'evolversi della situazione, la Russia si è trovata costretta alla guerra. Che ha denominato "operazione speciale" perchè limitata ad obiettivi circoscritti: l'occupazione di una fascia territoriale di sicurezza.
Se avesse voluto occupare tutto il Paese, avrebbe scatenato tutte le forze disponibili e, in meno di una settimana, avrebbe chiuso la partita. Ipotesi scartata anche perchè l'ucraino è considerato un popolo "fratello".
Adesso il piano è di stiracchiare la guerra a lungo il più possibile, senza costringere la Russia a gesti estremi. Cosa che farebbe se messa con le spalle al muro.
Per questo dalle forniture di mezzi bellici all'Ucraina vengono escluse le armi più devastanti.
Naturalmente, con l'occasione, gli Usa raccolgono importanti vantaggi collaterali, come vendere all'Europa prodotti petroliferi (a prezzo triplo rispetto a quelli russi), subentrare alla Russia nell'interscambio di beni con l'Europa, fornire armamenti alla Nato.
In definitiva, il risultato è che migliaia di vite umane vengono sacrificate per consentire a un ristretto gruppo di investitori di continuare a riempirsi le tasche.
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