Discriminatorio limitare la seconda lingua a inglese, francese e tedesco
Con la sentenza del 16 febbraio 2023 (sotto allegata) la Corte UE, rigettando il ricorso della Commissione UE, conferma l'illegittimità di due bandi di concorso dell'Ufficio Europeo per la selezione del personale (EPSO) perché questi limitavano la scelta della seconda lingua ai soli francese, inglese e tedesco. Non è una valida ragione limitare le lingue per la necessità di dover disporre di personale immediatamente operativo dopo la vincita del concorso. Trattasi di una disparità di trattamento non giustificabile.
Ad adire la Corte UE è la Commissione Europea per chiedere l'annullamento della sentenza con cui il Tribunale dell'UE ha annullato due bandi di concorso per la formazione degli elenchi di riserva degli amministratori audit.
Lo Statuto dei funzionari UE vieta discriminazioni fondate sulla lingua, il bando di concorso pubblicato sulla Gu il 12 maggio 2016 prevedeva però, tra le condizioni di ammissione, la conoscenza di una seconda lingua solo tra francese tedesco e inglese.
Da qui la decisione del Tribunale UE di annullare il concorso in quanto lo stesso limita la scelta delle lingue di comunicazione tra i candidati e l'EPSO (European Personnel Selection Office) alle sole francese, inglese e tedesco.
La decisione viene impugnata dalla Commissione Europea la quale precisa che la scelta delle lingue indicate nel bando era giustificata dalla necessità di avere un personale di nuova assunzione immediatamente operativo.
Motivo di doglianza che non convince la Corte UE, che al termine di una sentenza di 37 pagine, respinge l'impugnazione della Commissione Europea precisando, per quanto riguarda la conoscenza delle lingue, che il Tribunale non ha snaturato i dati prodotti dalla Commissione UE. Lo stesso ha constatato, al punto 187 della sentenza emanata, che i dati non sono in grado di giustificare la limitazione delle lingue al fine di disporre di vincitori del concorso operativi nell'immediato.
Scarica pdf Corte Giustizia UE 16 febbraio 2023• Foto: 123rf.com