La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 20468/2007) ha stabilito che integra reato di maltrattamento degli animali, tenere legato il proprio cane sotto il sole senza possibilità si muoversi e ciò anche se nelle vicinanze c'è una cuccia.
I Giudici del Palazzaccio, nel caso di specie, hanno quindi precisato che "era stato accertato che il pastore tedesco versava in una situazione di grave incuria e di pessima situazione igienica, che era legato ad una catena lunga appena due metri, e quindi esigua rispetto alle sue dimensioni e che non gli permetteva i movimenti naturali per lungo lasso di tempo, e soprattutto era lasciato per tutto il giorno d'estate in una zona del cantiere priva di ombra e di alcun riparo gli permettesse di ripararsi dalla elevata temperatura del sole di agosto, temperatura ugualmente se non ancor più elevata all'interno della cuccia anch'essa esposta al sole" e che le gravi sofferenze per l'animale erano determinate "non solo dalla sporcizia del luogo e dall'incuria, ma soprattutto dall'essere praticamente privato della possibilità di movimento e dall'essere costretto a stare durante le ore più calde delle giornate di agosto in un cantiere assolato o in una cuccia soffocante, priva a sua volta di una idonea tettoia".
Leggi la motivazione della sentenza
I Giudici del Palazzaccio, nel caso di specie, hanno quindi precisato che "era stato accertato che il pastore tedesco versava in una situazione di grave incuria e di pessima situazione igienica, che era legato ad una catena lunga appena due metri, e quindi esigua rispetto alle sue dimensioni e che non gli permetteva i movimenti naturali per lungo lasso di tempo, e soprattutto era lasciato per tutto il giorno d'estate in una zona del cantiere priva di ombra e di alcun riparo gli permettesse di ripararsi dalla elevata temperatura del sole di agosto, temperatura ugualmente se non ancor più elevata all'interno della cuccia anch'essa esposta al sole" e che le gravi sofferenze per l'animale erano determinate "non solo dalla sporcizia del luogo e dall'incuria, ma soprattutto dall'essere praticamente privato della possibilità di movimento e dall'essere costretto a stare durante le ore più calde delle giornate di agosto in un cantiere assolato o in una cuccia soffocante, priva a sua volta di una idonea tettoia".
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