Fede pubblica
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La fede pubblica è una convenzione ma è anche un diritto diventato assoluto, quindi, quando qualcosa contravviene alla fede pubblica, si identifica sicuramente un illecito o addirittura un reato.
Ma cosa contravvenne alla fede pubblica" Un inganno che, più banalmente e genericamente perché dovremmo considerare tutte le infinite fattispecie direttamente incluse e riconducibili, definiamo falso.
Inganno
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È molto interessante che alcuni autori autorevoli leghino indissolubilmente la parola inganno a falso, anche per la stessa etimologia della parola, ma perché" La produzione del falso, l'intento stesso, diventa indefinibile se non per mettere in opera un inganno, un'alterazione della realtà, una mistificazione credibile che, seppur in minima parte, è ingannatrice.
Ma cosa è falsificabile" Tutto. La cosa più semplice a cui potremmo far riferimento quando si parla di falsificazione è il linguaggio. La bugia è un falso la menzogna, che è una cosa più seria, è un falso. Se volessimo provare la verità contro una bugia o una menzogna saremmo costretti necessariamente a far riferimento a documenti e persone, in grado di confermare una versione o l'altra (testimoni), che supportino l'accertamento del vero.
Non vogliamo banalizzare un argomento così complesso ma arrivare al codice sorgente, si direbbe oggi, del principio di falso, per arrivare a dire che: la documentazione che accerta il vero rientra in un principio di diritto indispensabile per provare in forma scritta quello che si ipotizza essere un falso documentale.
Documento
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Il falso documentale ha una natura enorme di fattispecie, ambiti, possibilità e si è reso quindi necessario, da parte del legislatore, di sintetizzare in diritto il principio stesso di falso, con condizioni concrete, imparando dalla realtà e dall'esperienza, per scrivere norme che impedissero l'inganno della fede pubblica e quindi il falso documentale.
Se volessimo definire il concetto di documento potremmo farlo considerando tutti quegli scritti, pubblici o privati, contenenti in forma scritta un pensiero, volontà, dati, dichiarazioni, storie, spiegazioni, specifiche, sentimenti, atti, decisioni, ma anche, segna alfabetici di qualsiasi tipo, numerici e stenografici ma, dice un famoso giurista:"debbono essere comprensibili" a tutti perché se comprensibili solo all'autore, quindi indecifrabili, "non possono essere considerarsi documenti" (F. ANTOLISEI).
La definizione di documento è quindi centrale per identificare il falso, senza questa importante definizione sarebbe impossibile l'applicazione del diritto e non avremmo tutte quelle determinazioni e specifiche che ad oggi sono incluse nei nostri codici.
Pensiamo al periodo storico ed alla stesura del codice Rocco, quasi un secolo fa, come sarebbe possibile oggi perseguire un inganno informatico se considerassimo ancora il falso documento solo in forma cartacea. Cosa dire della moneta elettronica, dell'internet-banking, dell'identità digitale. È stato necessario estendere il principio di documento a tutta una serie di fattispecie che fino a vent'anni fa erano completamente sconosciute, come l'efficacia probatoria del documento informatico, nell'art. 491-bis c.p., inserito con L. n. 48/2008.
Tutto questo per dire che l'ambito del falso è un argomento enorme e non riassumibile in poche battute, la normativa ha dovuto adeguarsi più e più volte nel corso del tempo raccogliendo definizioni dalla società civile per essere poi inserite nei codici e quindi diventare diritto.
Materiale ed ideologico
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Ci sarebbe molto da parlare sul falso documentale ma in questo articolo, solo in forma generica e chiedendo scusa ai giuristi più esigenti, intendiamo introdurre due concetti consolidatisi nel corso degli anni in diritto in relazione alla falsità documentale in termini materiali ed ideologici.
Queste due distinzioni in realtà includono una montagna di fattispecie ognuna, ma passiamo a dare una breve indicazione sull'una e sull'altra.
Per falsità materiale si intende una modifica sostanziale di qualsiasi genere, in un documento, che ne altera la sua forma originariamente prodotta. Il falso materiale è anche per contraffazione, cioè, quella condotta che porta ad elaborare un documento in modo che sia riconducibile a una soggetto terzo diverso da quello originario.
Un esempio di alterazione per falso materiale di cui siamo molti colpevoli, almeno per chi viene dal secolo scorso, è quando si portava a casa il compito col voto siglato dalla professoressa e si tentava di far diventare un "sufficiente meno" solo sufficiente grattando via il meno con la lametta.
Il falso ideologico ricorre quando in un documento si attesta qualcosa che non è mai avvenuta, che non è mai stata fatta o detta, ma che si intende certificare, attestare o documentare. Un esempio potrebbe essere: vado in una scuola qualunque a sostenere un esame qualunque e mi rilasciano un attestato di superamento dell'esame. L'attestato è vero, la scuola esiste, il docente che firma il certificato è vero ma l'esame non è mai stato fatto e non è stato mai superato. Quindi, seppur l'attestato formalmente corrisponda a centinaia di altri attestati uguali, rilasciati per la stessa cosa, in questo caso specifico si sta attestando una bugia, un falso ideologico.
Accertare un falso
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Tutto un altro ambito riguarda l'accertamento metodologico del falso che passa attraverso la verifica delle informazioni, l'osservazione e l'analisi del documento. L'accertamento della falsità è una cosa che riguarda la capacità tecnica, l'attenzione e che deve essere supportata da elementi di certezza che mi permettano di sconfessare il falso.
Il falso documentale è quindi un ambito di consulenza interessantissimo costellato da tantissime materie interdisciplinari che concorrono tutte al principio di conoscenza del vero, scontrandosi con teorie altrettanto determinate di controparte che perseguono il medesimo principio di verità.
Sì perché l'approccio metodologico all'ipotesi del falso, che avrebbe bisogno di un ampissima discussione didattica, non è solo teorico ma estremante operativo ed apre una serie infinita di cartelle e sottocartelle di accertamento. Ogni informazione che ottenuta avrà bisogno di essere accertata e tutte insieme costituiranno la costellazione di documentazione probatoria contro il documento ritenuto falso.
È accettabile, anzi doveroso, che l'accertamento di un falso documento passi in prima istanza attraverso una fase emotiva, una seconda fase informativa e solo dopo una fase analitica fatta di ricerca, osservazione e confutazione per poi concludersi con una decisione finale sul documento in esame.
Seminario 5 dicembre 2023
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Tutto questo è oggetto del seminario di Martedì 5 Dicembre 2023 dalle 14.30 alle 16.30 "Falso Documentale. Cos'è il falso documentale e cosa bisogna sapere".
Il seminario affronta tematiche di base legate al tema del falso documentale portando i partecipanti a confrontarsi con tutti quegli aspetti pratici che compongono questa attività.
Per info https://formazione.studiocataldi.it/corsi/webinar/diritto-penale/falso-documentale
G. L Rabita
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