Il tribunale di Milano detta le linee guida da seguire sul comportamento che magistrati, difensori e parti devono tenere in udienza


Cellulari spenti o senza suoneria, niente gesti o smorfie. Vietato interrompere e soprattutto tenere una condotta adeguata e rispettosa che include un abbigliamento consono e la puntualità. Sono le nuove regole fissate dalla sezione famiglia e minori del tribunale di Milano ma da ritenersi valide per tutte le cause.


Le linee guida sono state sottoscritte dalla presidente della nona sezione Anna Cattaneo e dalla consigliera dell'ordine forense Giulia Sapi, coordinatrice della commissione persona, famiglia e minori.

Nel testo viene ricordato che l'art. 127 affida al giudice il compito di fare in modo che la trattazione delle cause avvenga in modo ordinato e proficuo e che, ex art. 128, può allontanare chi contravviene alle sue prescrizioni.

Nelle linee guida è precisato, anzitutto, che "tutti coloro che partecipano all'udienza, si presentano con puntualità, vestiti in modo appropriato e decorso, con il telefono mobile o la relativa suoneria spenta".

Durante lo svolgimento dell'udienza, difensori e parti (se previsto) devono disporre utilmente del tempo assegnato e l'avvocato ha facoltà di discutere alzandosi in piedi. Inoltre, nessuno deve interrompere o sovrapporsi ad avvocati e parti durante la loro esposizione, né fare segni "di approvazione o di disapprovazione o cagionare in qualsiasi modo disturbo né usare espressioni sconvenienti od offensive".

Raccomandata infine, un'esposizione chiara, concisa e comprensibile, con toni che non contribuiscano ad alimentare il conflitto.


Foto: Foto di Mohamed Hassan da Pixabay.com
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