Una guida pratica per aggiornare il proprio stato civile e ottenere il doppio cognome

Il dibattito e l'evoluzione sul doppio cognome in Italia

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In Italia, il dibattito sul doppio cognome ha sollecitato una significativa evoluzione legislativa, passando da una tradizione che favoriva la trasmissione del solo cognome paterno a una più aperta, che riflette l'evoluzione delle dinamiche familiari e riconosce i diritti individuali.

La legge ora accoglie, entro certi limiti, la possibilità di unire al cognome paterno quello materno, marcando un passo verso l'uguaglianza genitoriale nell'eredità dell'identità familiare.

Questo sviluppo legislativo si inserisce in un più ampio contesto riformista mirato alla valorizzazione della diversità familiare e all'affermazione dell'identità personale, in linea con i diritti umani e la parità di genere. Il doppio cognome, quindi, diventa una pratica giuridica significativa, che oltre all'aggiunta del cognome materno, può includere vari casi come l'aggiunta del cognome paterno, del coniuge, o di un altro cognome per evitare situazioni imbarazzanti o favorire l'integrazione.

Normativa sul doppio cognome

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La normativa italiana consente la personalizzazione del cognome nel rispetto di condizioni ben definite. L'articolo 6 del codice civile sancisce il diritto di ogni individuo al nome legalmente attribuito, includendo prenome e cognome, e prevede la possibilità di modifiche o aggiunte unicamente in presenza delle specifiche formalità di legge e esclusivamente per i cittadini italiani.

In una prospettiva innovativa, una recente sentenza della Corte Costituzionale (n. 131/2022 del 31 maggio 2022) ha ampliato questa possibilità, permettendo che al momento della nascita si possa optare per l'aggiunta del cognome materno a quello paterno, seguendo l'ordine concordato dai genitori. In alternativa, si lascia spazio all'intervento giurisdizionale qualora non vi sia un accordo. È essenziale notare che questa interpretazione non possiede efficacia retroattiva, limitando la sua applicabilità esclusivamente ai nati dopo il 1° giugno 2022, richiedendo una dichiarazione all'ufficiale di stato civile per la sua attuazione.

Procedura per l'aggiunta del doppio cognome

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Nel contesto giuridico italiano, l'aggiunta di un secondo cognome segue percorsi regolati sia dalla legge che dalla prassi amministrativa. In fase di registrazione della nascita, i genitori possono optare per l'inclusione del cognome materno accanto a quello paterno, rispecchiando una crescente sensibilità verso l'equità di genere e il riconoscimento dell'identità familiare.

Parallelamente, la procedura presso la Prefettura rappresenta un'alternativa che apparentemente è più complessa ma che, in realtà, si può risolvere con un'istanza spedita per posta alla Prefettura.

La procedura alla Prefettura per ottenere il doppio cognome si configura come un percorso strutturato e dettagliato, fondamentale per chi desidera modificare il proprio nome anagrafico per includere un ulteriore cognome.

Questo processo inizia con la presentazione di un'istanza scritta alla Prefettura di competenza, che può essere quella della provincia di residenza o dove è registrato l'atto di nascita. È necessario allegare un'imposta di bollo di 16 euro, eccezion fatta per i casi in cui il cambio di cognome si rende necessario per evitare situazioni di ridicolizzazione o imbarazzo, circostanze in cui l'istanza può essere presentata gratuitamente.

Nel caso di minori, la richiesta deve essere avanzata dai genitori o dal tutore legale. È importante che l'istanza sia compilata con cura e supportata da una solida motivazione giuridica, elementi che possono significativamente incrementare le probabilità di successo della pratica. In seguito alla presentazione, la Prefettura potrebbe richiedere ulteriori documenti o osservazioni scritte, qualora emergano motivazioni ostative alla richiesta.

Una volta superata questa fase, la Prefettura procederà con l'emissione di un decreto che autorizza le affissioni pubbliche, per il quale è necessario versare un'ulteriore marca da bollo di 16 euro. Questo passaggio prelude all'affissione del sunto della domanda nell'albo pretorio del comune di nascita e di residenza per 30 giorni, periodo durante il quale terzi interessati possono presentare eventuali opposizioni, sebbene tali casi siano estremamente rari.

Al termine del periodo di affissione, il comune rilascerà un verbale che attesta la pubblicazione, documento che dovrà essere successivamente inoltrato alla Prefettura. A questo punto, la Prefettura emetterà il decreto conclusivo che ufficializza il cambio di cognome, previa presentazione di un'ulteriore marca da bollo di 16 euro.

Infine, il cittadino potrà richiedere al comune di residenza la modifica anagrafica sul proprio stato civile, estendendo il cambiamento anche agli atti di matrimonio e ai documenti dei figli minorenni, qualora ne derivino il cognome. Questa procedura, pur essendo articolata e soggetta a specifiche formalità burocratiche, rappresenta una possibilità concreta per coloro che desiderano adottare un doppio cognome, riflettendo così pienamente la propria identità personale e familiare.

Questo processo richiede un'accurata preparazione documentale e spesso l'assistenza di un avvocato specializzato, considerando l'elevato tasso di rigetto delle domande, che supera il 95%. Nonostante le sfide, il successo in questi casi testimonia l'importanza di una consulenza legale mirata e della persistenza nelle richieste personali di riconoscimento identitario.

Il ruolo dell'avvocato per ottenere il doppio cognome

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Come avvocato specializzato nelle pratiche di cambio nome e cognome, offro consulenza legale mirata per guidare i clienti attraverso il complesso processo di presentazione delle richieste alla Prefettura. La mia esperienza si estende nella preparazione della documentazione necessaria, nell'ottimizzazione delle strategie legali per aumentare le probabilità di successo e nel fornire supporto durante tutto l'iter burocratico. Il mio obiettivo è rendere questo percorso il più fluido possibile, garantendo che ogni aspetto della richiesta sia gestito con la massima professionalità.


Per supporto legale nella redazione dell'istanza da presentare alla Prefettura, contatta lo Studio Legale Piemonte www.studiopiemonte.com

Gianluca Piemonte
Avvocato esperto in diritto civile e internazionale.
Fondatore dello Studio Legale Piemonte (https://studiopiemonte.com/).
Conosciuto per il focus sulla tutela dei diritti umani davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) e per i diritti legati alla disforia di genere nel cambio sesso.
Dal 2012 coordina lo staff legale di TuoRisarcimento (https://tuorisarcimento.it/) per voli in ritardo, cancellati e in overbooking.
Legal blogger per Matrilex (https://matrilex.it/).
Svolge attività di legal advisor per società straniere con sede in Europa e Russia.

Foto: 123rf.com