Stranieri e reddito di cittadinanza: UE no al requisito decennale di residenza sul territorio Italiano


La Corte di Giustizia Europea ha ritenuto illegittimo il requisito della residenza decennale imposto dallo Stato Italiano ai fini della percezione del reddito di cittadinanza per gli stranieri.

Lo stato italiano, nel determinare i requisiti necessari per la percezione del reddito di cittadinanza, ha di fatto escluso illegittimamente gli stranieri residenti sul territorio dello Stato.

Infatti uno dei requisiti previsti per la percezione del sussidio era la residenza sul territorio, continuativa, da almeno dieci anni, requisito la cui mancanza ha per molti stranieri significato l'esclusione dal beneficio determinandosi così una vera e propria discriminazione.

Le conseguenze di tale decisione sembrano essere parecchio rilevanti.

Infatti coloro i quali hanno percepito il predetto sussidio rendendo una dichiarazione falsa in merito al requisito della residenza non solo non dovranno restituire quanto gli era stato versato, e nel caso in cui il sussidio gli sia stato revocato dovrebbero ottenere il pagamento delle rimanenti somme che avrebbero dovuto percepire.

Ma ulteriore riflesso si avrà anche nei procedimenti penali per falso.

In quest'ultimo caso infatti lo Stato italiano dovrà conformarsi a quanto statuito dall'Unione e di fatto dovrebbero cadere tutte le contestazioni inerenti appunto alla dichiarazione di falsa attestazione del detto requisito.

Si attende pertanto di vedere come lo Stato Italiano accoglierà tale pronuncia e quali misure adotterà in merito.


Avv. Alessandra DI MARCO

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