La vicenda giudiziaria
Il caso trae origine da un evento accaduto nel 2013, quando un uomo si recò al pronto soccorso per episodi di sincope e fu dimesso senza ulteriori accertamenti. Il giorno seguente, mentre si trovava nuovamente in ospedale, subì una caduta su una scala mobile, riportando gravi lesioni al rachide cervicale. L'incidente lo rese invalido al 90% fino al decesso nel 2021.
La moglie del paziente agì in giudizio contro la clinica, chiedendo il risarcimento dei danni subiti dal marito e da lei stessa. Le decisioni di primo e secondo grado riconobbero responsabilità sia dei medici che della clinica, ma con diverse quantificazioni del danno.
I principi di diritto stabiliti dalla Cassazione
Con l'ordinanza n. 30461 del 2024 (sotto allegata), la Corte di Cassazione ha affrontato numerosi aspetti del risarcimento del danno, introducendo importanti chiarimenti:
-
Danno da premorienza
La Corte ha stabilito che, in caso di premorienza non collegata direttamente all'illecito, il risarcimento del danno biologico deve essere calcolato in modo proporzionale agli anni di vita effettivamente vissuti dal danneggiato. È stato escluso l'uso di criteri decrescenti che attribuiscono maggiore rilevanza alla fase iniziale dell'invalidità. -
Invalidità temporanea
La Cassazione ha ribadito che il danno da invalidità temporanea rappresenta una voce autonoma rispetto al danno biologico da premorienza. Tale pregiudizio deve essere considerato separatamente e liquidato a parte, non potendo ritenersi automaticamente incluso nel risarcimento del danno permanente. -
Danno morale
Contrariamente a quanto deciso in appello, la Corte ha riconosciuto il danno morale come una voce autonoma di risarcimento, distinta dal danno biologico. La sua liquidazione non costituisce duplicazione illegittima, essendo finalizzata a compensare la sofferenza interiore derivante dall'illecito. -
Personalizzazione del danno
La Corte ha precisato che la personalizzazione del danno può avvenire solo in presenza di ripercussioni straordinarie sulla vita del danneggiato. Nel caso di specie, l'impossibilità di coltivare un hobby, come l'insegnamento della musica, è stata considerata una conseguenza tipica dell'invalidità e non una circostanza eccezionale. -
Metodo di liquidazione del danno parentale
La Cassazione ha stabilito che il danno parentale deve essere calcolato utilizzando un sistema a punti, che garantisca maggiore uniformità e trasparenza, evitando discrezionalità eccessive.
• Foto: 123rf.com