Il Consiglio Nazionale Forense chiarisce la natura del richiamo verbale e il suo carattere afflittivo

Il 14 gennaio 2025, il Consiglio Nazionale Forense (CNF) ha pubblicato sul sito del Codice deontologico la sentenza n. 301/2024, che affronta il tema del richiamo verbale e del suo carattere afflittivo nell'ambito delle sanzioni disciplinari per gli avvocati.

Il richiamo verbale non è sanzione disciplinare

Il richiamo verbale è previsto in caso di violazioni deontologiche di lieve entità. Esso consiste in un'ammonizione orale rivolta al professionista, con l'obiettivo di correggere comportamenti non conformi agli standard etici della professione forense.

Carattere afflittivo del richiamo verbale

Nella sentenza in esame, il CNF ha chiarito che il richiamo verbale possiede un carattere afflittivo, in quanto la sua applicazione, "sebbene non abbia carattere di sanzione disciplinare, presuppone per la sua irrogazione l'accertamento di un illecito deontologico (anche se lieve e scusabile) e costituisce comunque provvedimento afflittivo".


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