I beni di lusso come asset class giuridicamente rilevante in grado di generare rendimenti significativi

Gli investimenti alternativi e il lusso come asset class

Gli investimenti alternativi stanno acquisendo un ruolo sempre più rilevante nel panorama economico-finanziario. Tra questi, i beni di lusso - quali opere d'arte, auto d'epoca, orologi di prestigio e vini pregiati - rappresentano una categoria di asset in grado di generare rendimenti significativi. Tuttavia, la loro disciplina giuridica è frammentaria e presenta criticità sia sotto il profilo contrattuale che fiscale. Il presente contributo analizza la natura giuridica di tali investimenti, le problematiche connesse alla loro tutela e le implicazioni fiscali nel quadro normativo italiano ed europeo.

Nel contesto finanziario contemporaneo, il concetto di investimento si è evoluto oltre i tradizionali mercati azionari e obbligazionari. Gli investimenti alternativi comprendono asset non convenzionali, spesso caratterizzati da bassa correlazione con i mercati finanziari, tra cui materie prime, private equity, criptovalute e, in particolare, beni di lusso.

L'attrattività dei beni di lusso come investimento deriva da diversi fattori, tra cui la loro rarità, la crescente domanda da parte di collezionisti e la capacità di fungere da riserva di valore in periodi di instabilità economica. Tuttavia, la regolamentazione giuridica di tali beni risulta disomogenea e, in alcuni casi, lacunosa.

Qualificazione giuridica dei beni di lusso

Dal punto di vista giuridico, i beni di lusso rientrano prevalentemente nella categoria dei beni mobili di valore. Essi possono essere qualificati come:
• Beni culturali, se soddisfano i requisiti previsti dal Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. 42/2004);
• Beni d'investimento, con implicazioni fiscali differenti rispetto ai beni di consumo;
• Beni fungibili o infungibili, a seconda della loro unicità (es. un'opera d'arte originale vs. un orologio di produzione industriale);
• Beni suscettibili di pegno o garanzia, se utilizzati come collaterale in operazioni finanziarie.
La distinzione tra queste categorie incide significativamente sulla disciplina applicabile, in particolare in tema di circolazione, tassazione e tutela giuridica.

Profili contrattuali: acquisto, vendita e autenticità

L'acquisto di beni di lusso a fini d'investimento solleva una serie di problematiche giuridiche, tra cui:
• Verifica dell'autenticità e provenienza: la presenza di falsi e il rischio di riciclaggio impongono una due diligence accurata;
• Contratti di vendita e clausole di garanzia: la disciplina del codice civile sugli acquisti tra privati (art. 1490 c.c.) si applica con alcune peculiarità ai beni di lusso;
• Compravendita online e NFT: con l'avvento della digitalizzazione, opere d'arte e beni di lusso sono sempre più associati a NFT, con nuove sfide per la tutela contrattuale.
Nel mercato secondario, i contratti di cessione devono inoltre prevedere strumenti di protezione per l'acquirente, come il diritto di prelazione per gli artisti (nel caso delle opere d'arte) o clausole di riserva di proprietà.

Implicazioni fiscali degli investimenti in beni di lusso

Dal punto di vista tributario, gli investimenti in beni di lusso pongono diverse questioni, tra cui:
• IVA e imposte sulle transazioni: la vendita di opere d'arte e oggetti di lusso può essere soggetta ad aliquote differenziate, in base alla normativa europea e nazionale;
• Imposizione sulle plusvalenze: in Italia, la vendita occasionale di un bene di lusso non genera reddito imponibile, ma la cessione abituale potrebbe essere considerata attività commerciale con conseguente tassazione;
• Successione e donazione: il trasferimento di beni di lusso per causa di morte o per donazione è soggetto a imposte differenti a seconda del valore e del grado di parentela tra le parti.
Le strategie di pianificazione patrimoniale spesso utilizzano strumenti come il trust o le fondazioni private per la gestione ottimale di tali beni e la riduzione del carico fiscale.

La tutela giuridica e il rischio di illeciti

Uno degli aspetti più critici degli investimenti in beni di lusso riguarda la loro esposizione a rischi giuridici, tra cui:
• Riciclaggio di denaro: il settore è spesso utilizzato per operazioni di money laundering, motivo per cui l'UE ha introdotto normative stringenti (Direttiva AML);
• Traffico illecito e sottrazione di beni culturali: le opere d'arte, in particolare, possono essere soggette a vincoli e restrizioni di esportazione (D.Lgs. 42/2004);
• Contraffazione e tutela della proprietà intellettuale: gli oggetti di lusso possono essere soggetti a contraffazione, sollevando questioni in materia di diritto industriale.
Per contrastare tali rischi, le autorità nazionali e internazionali stanno implementando soluzioni basate sulla tecnologia blockchain per garantire la tracciabilità e la trasparenza delle transazioni.

Conclusioni

I beni di lusso rappresentano un'importante asset class nel panorama degli investimenti alternativi. Tuttavia, la loro regolamentazione giuridica è ancora frammentaria e soggetta a evoluzioni.
Dal punto di vista contrattuale, la corretta redazione degli atti di compravendita e la verifica dell'autenticità del bene sono aspetti fondamentali per garantire la sicurezza degli investitori. Sul piano fiscale, la disciplina delle plusvalenze e la tassazione delle transazioni necessitano di ulteriori chiarimenti normativi.
In un contesto globale in cui gli investimenti alternativi stanno acquisendo sempre maggiore rilievo, è auspicabile un intervento normativo che disciplini in modo organico questa categoria di asset, riducendo i rischi legali e garantendo maggiore tutela agli operatori del settore.


Foto: 123rf.com
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