Le ragioni di questa eventualità e le azioni che un cittadino può intraprendere. Normativa di riferimento


L'articolo in questione affronta la realtà per coloro che beneficiano di prestazioni di invalidità civile: la possibilità di essere convocati a visita di revisione da parte dell'INPS anche quando il decreto di omologa non indica una data specifica per tale revisione. Analizzeremo le ragioni di questa eventualità e le azioni che un cittadino può intraprendere in questa situazione, cercando di fornire una spiegazione chiara e logica.

La convocazione a revisione INPS in assenza di data nel decreto di omologa

È fondamentale comprendere che l'assenza di una data di revisione esplicita nel decreto di omologa non preclude automaticamente la possibilità che l'INPS disponga un accertamento medico volto a verificare la persistenza delle condizioni di invalidità che hanno portato al riconoscimento del beneficio. Il decreto di omologa, emesso dal tribunale al termine di un procedimento giudiziario per il riconoscimento dell'invalidità, spesso si basa sulle risultanze della Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) redatta da un medico legale.

Possibili ragioni della convocazione a revisione

L'INPS può avviare un procedimento di revisione in assenza di una data specifica nel decreto di omologa per diverse motivazioni, come indicato chiaramente nelle fonti:

  • Data di Revisione Presente nella CTU: Una delle ragioni principali è che, sebbene il decreto di omologa possa non riportare una data di revisione, tale data potrebbe essere specificata all'interno della Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU). La CTU costituisce il fondamento medico-legale su cui si basa la decisione del giudice, e l'INPS, nel dare esecuzione al decreto, si attiene anche alle indicazioni contenute nella CTU, inclusa un'eventuale data di revisione stabilita dal medico legale. Pertanto, è cruciale verificare il contenuto della CTU per accertare se una data di revisione sia stata effettivamente indicata in sede di accertamento tecnico.
  • Revisioni Straordinarie: L'INPS ha la facoltà di disporre revisioni straordinarie anche in mancanza di una data prefissata nel decreto di omologa.
    Questa possibilità si concretizza qualora emergano elementi nuovi che facciano ragionevolmente supporre un cambiamento significativo nelle condizioni sanitarie che avevano giustificato il riconoscimento dell'invalidità. Tali elementi possono pervenire all'INPS attraverso diverse vie, tra cui segnalazioni da parte di terzi, esiti di controlli amministrativi interni o l'entrata in vigore di nuove disposizioni normative che impongano ulteriori verifiche.
    In sostanza, se l'INPS viene a conoscenza di informazioni che suggeriscono un potenziale miglioramento o cambiamento della patologia invalidante, può attivare una revisione anche in assenza di una scadenza precedentemente stabilita.
  • Verifiche a Campione: L'INPS potrebbe anche effettuare verifiche a campione sulla permanenza dei requisiti che danno diritto alle prestazioni di invalidità civile. Queste verifiche non sono necessariamente legate alla presenza di una data di revisione specifica nel decreto, ma rientrano nell'attività di controllo dell'Istituto volta ad assicurare la corretta erogazione dei benefici e a prevenire eventuali abusi. Tali controlli a campione possono essere disposti in maniera periodica su determinate categorie di beneficiari, indipendentemente dalla presenza o assenza di una data di revisione individuale.
  • Aggiornamenti Normativi: Infine, nuove leggi o disposizioni normative potrebbero introdurre l'obbligo di revisioni anche per situazioni in cui precedentemente non erano previste. Il quadro normativo in materia di invalidità civile è soggetto ad aggiornamenti, e tali modifiche legislative potrebbero prevedere nuove modalità e tempistiche per la verifica della sussistenza dei requisiti, potenzialmente interessando anche beneficiari il cui decreto di omologa non indicava una data di revisione.

Cosa fare in caso di convocazione a revisione

Di fronte a una convocazione a visita di revisione da parte dell'INPS in assenza di una data specifica nel decreto di omologa, è fondamentale seguire alcuni passi per comprendere la situazione e tutelare i propri diritti:

  1. Verificare la CTU: La prima azione consigliata è quella di richiedere una copia della Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) al proprio avvocato che ha seguito la causa o direttamente al tribunale. Come accennato, la data di revisione potrebbe essere indicata in questo documento anche se non compare nel decreto di omologa. La presa visione della CTU permette di chiarire se una scadenza per la revisione era stata effettivamente stabilita dal medico legale.
  2. Richiedere Chiarimenti all'INPS: È opportuno contattare direttamente l'INPS per chiedere spiegazioni dettagliate sul motivo della convocazione a revisione, soprattutto in assenza di una data nel decreto di omologa. Al momento del contatto, è utile avere a portata di mano il proprio numero di pratica e una copia del decreto di omologa, in modo da poter fornire all'INPS tutte le informazioni necessarie per rispondere in modo preciso. L'INPS dovrebbe essere in grado di indicare la specifica ragione che ha portato alla convocazione, ad esempio se si tratta di una revisione straordinaria, di una verifica a campione o di un adempimento a nuovi obblighi normativi.
  3. Consultare un Legale o un Patronato: Se si ritiene che la convocazione a revisione sia in qualche modo illegittima o non giustificata dall'assenza di una specifica indicazione nel decreto e dall'esito della verifica della CTU, è consigliabile rivolgersi al proprio avvocato o a un patronato. Questi professionisti potranno valutare la situazione specifica, fornire una consulenza legale appropriata e indicare le azioni più opportune da intraprendere per tutelare i propri diritti.
  4. Conclusioni

    L'assenza di una data di revisione nel decreto di omologa non esclude la possibilità di essere convocati a visita dall'INPS. Le ragioni possono essere diverse, dalla presenza di una data nella CTU a revisioni straordinarie, verifiche a campione o aggiornamenti normativi. È fondamentale attivarsi per comprendere il motivo specifico della convocazione, verificando la CTU e richiedendo chiarimenti all'INPS, e, se necessario, consultare un legale o un patronato per una valutazione più approfondita della situazione. Comprendere le motivazioni alla base della convocazione permette al beneficiario di affrontare la situazione in modo più consapevole e di tutelare al meglio i propri diritti.

    avv.diegomarra@gmail.com - Messaggio whatsapp a 3384248259

Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: