La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. 44287/07) ha stabilito che integra reato di maltrattamento di animali anche la condizione, in cui questi vengono fatti vivere che determina, per il cd. amico dell'uomo, una vera e propria sofferenza - dolore.
In particolare, la Corte ha precisato che, anche nella formulazione novellata della fattispecie, integra reato, "non soltanto quei comportamenti che offendono il comune sentimento di pietà e mitezza verso gli animali destando ripugnanza per la loro aperta crudeltà, ma anche quelle condotte - ed è questo il caso accertato - che incidono sulla sensibilità dell'animale, producendo un dolore".
In particolare, la Corte ha precisato che, anche nella formulazione novellata della fattispecie, integra reato, "non soltanto quei comportamenti che offendono il comune sentimento di pietà e mitezza verso gli animali destando ripugnanza per la loro aperta crudeltà, ma anche quelle condotte - ed è questo il caso accertato - che incidono sulla sensibilità dell'animale, producendo un dolore".
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