La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione (Sent. 1077/08) ha stabilito che è lecito il licenziamento intimato a un tecnico "reo" di aver eseguito ai pazienti esami gratuiti senza la preventiva autorizzazione della Direzione.
La Corte, nel caso di specie, si è trovata a giudicare la vicenda di un tecnico di radiologia licenziato per aver posto in essere degli esami contrari alla prassi e senza pretendere il versamento del corrispettivo.
Nell'impianto motivo della sentenza, gli Ermellini hanno chiarito che "detto licenziamento è pienamente legittimo atteso che la posizione del suddetto dipendente all'interno della società e l'intensità dell'elemento psicologico caratterizzante il suo comportamento hanno reso particolarmente gravi le infrazioni, non consentendo, nemmeno in via provvisoria, la continuazione del rapporto di lavoro, stante la irrimediabile compromissione dell'elemento fiduciario, senza considerare, altresì, il valore economico - certamente per sé non modesto - delle operazioni censurate".
La Corte, nel caso di specie, si è trovata a giudicare la vicenda di un tecnico di radiologia licenziato per aver posto in essere degli esami contrari alla prassi e senza pretendere il versamento del corrispettivo.
Nell'impianto motivo della sentenza, gli Ermellini hanno chiarito che "detto licenziamento è pienamente legittimo atteso che la posizione del suddetto dipendente all'interno della società e l'intensità dell'elemento psicologico caratterizzante il suo comportamento hanno reso particolarmente gravi le infrazioni, non consentendo, nemmeno in via provvisoria, la continuazione del rapporto di lavoro, stante la irrimediabile compromissione dell'elemento fiduciario, senza considerare, altresì, il valore economico - certamente per sé non modesto - delle operazioni censurate".
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