La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. 4129/08) ha stabilito che non è reato dare del 'buffone' a quei politici che non mantengono le promesse date. I Giudici del Palazzaccio, infatti, hanno precisato che in tema di contenimento delle espressioni nel limite di continenza, nel contesto politico - amministrativo, vale il principio secondo il quale "l'uso delle stesse espressioni deve essere pertinente al tema di discussione e non essere inteso a screditare l'avversario mediante l'evocazione di una sua presunta indegnità o inadeguatezza personale, piuttosto che il suo operato o le sue idee".
Tale principio, prosegue la Corte, "va inteso nel senso dell'impossibilità di giustificare la falsa attribuzione di una condotta scorretta, utilizzata come fondamento per esposizione a critica della persona per se stessa".
Tale principio, prosegue la Corte, "va inteso nel senso dell'impossibilità di giustificare la falsa attribuzione di una condotta scorretta, utilizzata come fondamento per esposizione a critica della persona per se stessa".
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