Ha inviato cinque sms in un mese alla ex moglie e questo è stato sufficiente a farlo condannare per molestie. La Corte di Cassazione (sentenza 16692/2008) infatti ha reso definitiva la condanna nei confronti di un uomo reo di aver inviato appena cinque messaggini alla ex moglie. E' pur vero peraltro che quei messaggini erano di contenuto ingiurioso e per la Suprema Corte non importa se "il numero dei messaggi e' limitato" e nemmeno puo' costituire attenuante il fatto che i messaggi siano stati mandati di giorno. Ne bastano pochi per rimediare una condanna in base all'art. 660 del codice penale. L'uomo era stato già condannato dai giudici di merito e si era rivolto in cassazione sostenendo che pochi sms non potevano avere prodotto danni morali. La Prima sezione penale ha bocciato il ricorso ribadendo la "offensivita' della molestia" come pure il "danno morale arrecato alla vittima".
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