Ecco in breve come viene disciplinata la prostituzione negli altri Paesi europei.
La regolamenteaizone normativa del fenomeno della prostituzione non è affatto uniforme nei diversi paesi europei. La Germania, l'Olanda e la Svizzera sono senza dubbio i Paesi piu' tolleranti nei confronti delle lucciole e dei loro clienti. La Svezia, al contrario, è la nazione europea piu' severa nei confronti di chi ricorre al sesso a pagamento.
Ecco in breve come viene disciplinata la prostituzione negli altri Paesi europei.
In Germania occorre fare riferimento a una legge che legalizza l'attività di circa 400.000 lavoratrici del sesso assegnando alle prostitute tutte le garanzie assicurative in materia di malattia, disoccupazione e pensione. Il favoreggiamento non è punibile (sempre che non vi sia sfruttamento) e l'attività dei bordelli e' considerata lecita.
Anche in Olanda la prostituzione e' legale e ciò a partire addirittura dal 1815. Di recente (dall'ottobre 2000) sono diventati legali anche i bordelli. Sono anche disponibili undici zone 'speciali', dove le professioniste del sesso lavorano all'aperto. Quai però a lavorare fuori da queste zone: la polizia potrebbe anche arrestarle. Ma non basta: le prostitute in regola debbono anche pagare le tasse.
In Svizzera la prostituzione e' legale; nel Cantone Ticino viene anche esercitata all'interno di bar-alberghi. La normativa del paese ha anche introdotto la patente per affittacamere e dallo scorso primo gennaio e' anche prevista la registrazione (legge questa peraltro rimasta inapplicata).
La Svezia, al contrario risulta uno dei Paesi europei piu' severi nei confronti del sesso a pagamento. Anche se non lo considera un reato, una legge in vigore dal gennaio 1999 ha introdotto le maniere forti nei confronti dei clienti. Se colti in flagrante rischiano da sei mesi a un anno di carcere. Non sono punibili le prostitute, ma è sanzionato l'adescamento, sia se compiuto da chi vuole vendere la prestazione sessuale sia se compiuto da chi la vuole comprare.
In Irlanda la prostituzione è invece considerata un reato. Niente case chiuse dunque e sono previste ammende ed arresto sia per le prostitute sia per i clienti.
In Belgio la prostituzione e' legale fin dal 1948, ma può essere perseguita se turba l'ordine pubblico. Punito anche lo sfruttamento. Generalmente la maggior parte dell'attività economica legata al sesso si svolge in bar a luci rosse e case private. Le prostitute debbono essere in regola anche con il fisco proprio come delle lavoratici autonome e possono godere anche di assistenza sociale.
Le case di tolleranza in Francia sono state chiuse nel 1946 con la legge Marthe Richard che non considera reato la prostituzione sulle strade. Il meretricio viene definito come un'attività che viola la tranquillita' e l'ordine pubblico' ed è per questo che si prevedono sanzioni contro l'adescamento e i clienti.
Nella Gran Bretagna la prostituzione non è illegale ma è vietato l'adescamento e lo sfruttamento. Il lavoro si svolge prevalentemente in locali e abitazioni private, ma anche in strada.
Le case chiuse in Spagna sono illegali dal 1956 anche se di fatto si sono trasformate in "club". Dal 1995 la legge non vieta la prostituzione, ma punisce chi ricatta e sfrutta le prostitute.
In Grecia le prostitute debbono iscriversi in appositi registri e sottoporsi a visite mediche periodiche che autorizzano a svolgere il lavoro in veste quasi ufficiale.
Ecco in breve come viene disciplinata la prostituzione negli altri Paesi europei.
In Germania occorre fare riferimento a una legge che legalizza l'attività di circa 400.000 lavoratrici del sesso assegnando alle prostitute tutte le garanzie assicurative in materia di malattia, disoccupazione e pensione. Il favoreggiamento non è punibile (sempre che non vi sia sfruttamento) e l'attività dei bordelli e' considerata lecita.
Anche in Olanda la prostituzione e' legale e ciò a partire addirittura dal 1815. Di recente (dall'ottobre 2000) sono diventati legali anche i bordelli. Sono anche disponibili undici zone 'speciali', dove le professioniste del sesso lavorano all'aperto. Quai però a lavorare fuori da queste zone: la polizia potrebbe anche arrestarle. Ma non basta: le prostitute in regola debbono anche pagare le tasse.
In Svizzera la prostituzione e' legale; nel Cantone Ticino viene anche esercitata all'interno di bar-alberghi. La normativa del paese ha anche introdotto la patente per affittacamere e dallo scorso primo gennaio e' anche prevista la registrazione (legge questa peraltro rimasta inapplicata).
La Svezia, al contrario risulta uno dei Paesi europei piu' severi nei confronti del sesso a pagamento. Anche se non lo considera un reato, una legge in vigore dal gennaio 1999 ha introdotto le maniere forti nei confronti dei clienti. Se colti in flagrante rischiano da sei mesi a un anno di carcere. Non sono punibili le prostitute, ma è sanzionato l'adescamento, sia se compiuto da chi vuole vendere la prestazione sessuale sia se compiuto da chi la vuole comprare.
In Irlanda la prostituzione è invece considerata un reato. Niente case chiuse dunque e sono previste ammende ed arresto sia per le prostitute sia per i clienti.
In Belgio la prostituzione e' legale fin dal 1948, ma può essere perseguita se turba l'ordine pubblico. Punito anche lo sfruttamento. Generalmente la maggior parte dell'attività economica legata al sesso si svolge in bar a luci rosse e case private. Le prostitute debbono essere in regola anche con il fisco proprio come delle lavoratici autonome e possono godere anche di assistenza sociale.
Le case di tolleranza in Francia sono state chiuse nel 1946 con la legge Marthe Richard che non considera reato la prostituzione sulle strade. Il meretricio viene definito come un'attività che viola la tranquillita' e l'ordine pubblico' ed è per questo che si prevedono sanzioni contro l'adescamento e i clienti.
Nella Gran Bretagna la prostituzione non è illegale ma è vietato l'adescamento e lo sfruttamento. Il lavoro si svolge prevalentemente in locali e abitazioni private, ma anche in strada.
Le case chiuse in Spagna sono illegali dal 1956 anche se di fatto si sono trasformate in "club". Dal 1995 la legge non vieta la prostituzione, ma punisce chi ricatta e sfrutta le prostitute.
In Grecia le prostitute debbono iscriversi in appositi registri e sottoporsi a visite mediche periodiche che autorizzano a svolgere il lavoro in veste quasi ufficiale.
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