Giro di vite della Cassazione contro gli statali che fanno il doppio lavovo. La quinta sezione penale della Corte (sentenza n.23623/2008), ha lanciato, infatti, un avvertimento: l'impiegato di pubblica amministrazione che svolge un'attivita' parallela a quella in ufficio può essere condannato per truffa. Il caso preso in esame da Piazza Cavour è quello di un impiegato che faceva apparire la sua presenza in ufficio o, in altre occasioni si dava per malato mentre in realta' svolgeva un secondo lavoro in un bar. L'impiegato comunale veniva per questo condannato in primo e secondo grado sia per il reato di tentata truffa sia per falso. Inutile il ricorso alla Corte. I Giudici del Palazzaccio hanno solo annullato la condanna per falso in relazione al certificato medico presentato in ufficio (il dipendente pubblico, soffriva di asma bronchiale), confermando invece la tentata truffa scaturita dal fatto che il dipendente pubblico avesse un doppio lavoro.
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