La Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione in una recente pronuncia (Sent. 10744/2008) ha osservato che "il coniuge in regime di comunione legale non è incapace a testimoniare nelle controversie in cui sia parte l'altro coniuge, che abbiano (…) ad oggetto crediti inerenti all'esercizio dell'impresa esclusiva di quest'ultimo". "Tali cespiti" - precisano i giudici di legittimità - "infatti, diventano comuni ai coniugi solo al momento dello scioglimento della comunione e nei limiti in cui ancora sussistano (art. 178 c.c.), sicché non può dirsi che il teste sia titolare di un interesse che ne legittimi la partecipazione al giudizio, agli effetti di cui all'art. 246 c.p.c.".
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