La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. 33860/2008) ha stabilito che commette il reato di abuso d'ufficio, il pubblico funzionario che, in sede di appalto, non verifica la regolarità dei documenti prodotti dall'azienda vincitrice della gara e ciò anche se il capitolato non contempla questo tipo di illecito.
Gli Ermellini hanno infatti precisato che "la decisione impugnata non tiene in alcun conto del fatto che la norma del capitolato non è altro che disposizione ricognitiva di un obbligo di carattere generale previsto dalla normativa avente valore di legge, richiamata dal ricorrente, la cui violazione costituisce fattispecie idonea a concretare la violazione di legge prevista dall'art. 323 c.p.".
Gli Ermellini hanno infatti precisato che "la decisione impugnata non tiene in alcun conto del fatto che la norma del capitolato non è altro che disposizione ricognitiva di un obbligo di carattere generale previsto dalla normativa avente valore di legge, richiamata dal ricorrente, la cui violazione costituisce fattispecie idonea a concretare la violazione di legge prevista dall'art. 323 c.p.".
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