Bisogna fare sempre molta attenzione all'utilizzo del linguaggio, ed evitare di essere offensivi. Dire ad esempio ad un ebreo "questa non è la tua terra" Fa correre il rischio di una condanna per ingiuria. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione confermando una condanna inflitta in primo grado ai sensi dell'articolo 594 del codice penale nei confronti di un lavoratore che si era rivolto al suo capo (di origine italiana) dicendogli: "Questa non e' terra di ebrei, questa e' l'Italia e tu devi rispettare il codice civile". Nella sentenza 10358 del 2009 la quinta sezione penale e evidenzia che i giudici di merito hanno dichiarato legittimamente dall'espressione utilizzata "una valenza ingiuriosa perche' si contrapponeva la 'terra degli ebrei', o un paese ebreo, a un paese civile, l'Italia, 'terra dove si rispettano le leggi', quindi equiparando la terra degli ebrei ad una terra incivile dove vigeva l'arbitrio". L'imputato ha fatto ricorso in cassazione sostenendo l'inattendibilità del datore di lavoro di origini ebree. I Supremi Giudici respingendo il ricorso hanno evidenziato che "il motivo relativo alla credibilità della persona offesa non e' elemento idoneo per ritenere inattendibile la stessa", ed ha sottolineato che "il significato spregiativo" dell'espressione 'terra di ebrei' era voluto perche' il lavoratore sapeva che il titolare dell'impresa era nato in Israele ed era di madrelingua ebraica". I Giudici di Piazza Cavour fanno notare che l'espressione era da censurarsi "tenuto conto che l'imputato aveva lamentato di essere stato adibito illegittimamente a mansioni lavorative dequalificanti, rispetto a quelle per cui era stato assunto". Pertanto "con l'espressione 'terra di ebrei' l'imputato aveva voluto sottolineare un giudizio del tutto offensivo, attribuendo al datore di lavoro di non volere rispettare le leggi per essere ebreo".
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