"Come sancisce la Suprema Corte gli autovelox devono essere segnalati agli automobilisti almeno 400 metri prima dal punto della loro collocazione in modo tale che il conducente sia consapevole dell'attività di monitoraggio a cui è sottoposto". Con queste parole il Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona ha commentato la sentenza della Corte di Cassazione in merito agli autovelox. La decisione della Corte (sentenza n. 11131 del 13 marzo 2009) ha, infatti, affermato che l'uso degli apparecchi non debba essere solo finalizzato all'incremento delle casse comunali e delle società che hanno l'appalto di tale servizio. Inoltre, gli apparecchi non possono essere nascosti, secondo quanto previsto dall'art.142 del codice della strada. "I cittadini meritano più rispetto dalla Pubblica Amministrazione e finalmente la Corte di Cassazione - continua Dona - ha stabilito regole chiare in merito all' utilizzo scorretto degli apparecchi autovelox". "La normativa in materia parla chiaro -conclude Dona- gli autovelox sono strumenti di prevenzione diretti alla repressione degli incidenti, non la soluzione a esigenze di cassa dei comuni e delle società private".
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