Se la ex moglie riceve una eredità richia di vedersi annullare o ridurre l'assegno di mantenimento. Questo però avverrà solo dal momento in cui il marito ne abbia fatto richiesta. E' quanto emerge da una sentenza dela Corte di Cassazione che sottolinea come "la revoca dell'assegno di divorzio" non abbia valore retroattivo. E' stato così respinto il ricorso di un marito che avendo scoperto che la sua ex moglie aveva ereditato un grossa somma di denaro, pretendeva la restituzione della quota del Tfr percepita dopo l'eredità e che aveva dovuto dare alla sua ex. La Corte ha respinto le richieste dell'ex marito che si era accorto con due anni di ritardo del fatto che la ex aveva ereditato. Ferma restando la sospensione dell'assegno divorzile, la revoca scatta soltanto "dal momento in cui viene presentata la domanda". Ciò perchè chiariscono i giudici di Piazza Cavour "la revoca dell'assegno divorzile non puo' retroagire a un momento anteriore a quello della domanda in quanto il principio generale in tema di alimenti, applicabile anche alla revoca dell'assegno di divorzio, attesa la natura eminentemente assistenziale del medesimo, e' quello della decorrenza della domanda e non dal precedente verificarsi delle condizioni negative del diritto".
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