Il primo presidente della Corte di Cassazione, Vincenzo Carbone, rispondendo alle critiche mosse su 'Avanti!' in relazione alla capacità della Corte di garantire la certezza del diritto attraverso una interpretazine uniforme delle legge ha dichiarato che allo stato attuale "Il numero dei ricorsi e' assolutamente sovrabbondante rispetto alle forze in campo". Secondo Carbone queste critiche "non tengono conto del lavoro faticoso e in gran parte non noto che numerosi magistrati affrontano". Non è responsabilità della Corte, sottolinea Carbone, se c'è una spinta "alla proposizione di ricorsi bagatellari che non hanno la dignita' di essere sottoposti al vaglio di una valutazione di una Corte Suprema. E non e' certo responsabilita' della Corte il fatto che vari interventi legislativi, piu' che restringere in ragionevoli limiti l'accesso alla Corte, ne hanno allargato progressivamente i confini". In relazione poi alle considerazioni svolte da 'Avanti!' sulla carriera dei magistrati per accedere alle funzioni di legittimita', il primo Presidente risponde chiarendo che tali affermazioni "non corrispondono all'attuale realta'" e ricorda "l'istituzione di un'apposita commissione per la valutazione della capacita' scientifica e di analisi delle norme, ai fini del conferimento delle funzioni di legittimita'". Questa commissione è "nominata dal Csm e composta da tre magistrati, da un professore universitario designato dal Consiglio nazionale universitario e da un avvocato designato dal Consiglio nazionale forense" ed è chiamata a "esprimere un parere obbligatorio, anche se non vincolante, relativamente ai magistrati che concorrono per l'accesso alla Corte di Cassazione".
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