Gli incidenti al parco giochi? E' il comune che deve risarcire il danno, sia quando l'infortunato è un bambino sia quando a farsi male è un genitore. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione (sentenza n.20415/2009 ) affermando che per sollevarsi delle responsabilita' non e' sufficiente che il Comune abbia provato le buone condizioni di manutenzione delle strutture e l'uso improprio di esse dovendo anche "dimostrare che tale utilizzazione e' assolutamente inusuale sia da parte dei minori e delle persone adulte e quindi imprevedibile". La decisione è della III sezione civile della Corte che ha accolto il ricorso di una donna che aveva subito lesioni mentre aiutava i figlio a scendere dallo scivolo di una villa comunale. Poichè mancava una vite di fissaggio, un dito le era rimasto incastrato nella lamiera. I giudici di merito, in primo grado, considerato anche che la donna aveva perso il dito, le avevano accordato un risarcimento di 14mila euro. La Corte d'appello però aveva ribaltato il verdetto escludendo la responsabilita' del Comune, considerando che l'incidente fosse dovuto a "caso fortuito". Di diverso avviso la Cassazione che ha affermato invece la responsabilità del Comune rinviando il caso alla Corte d'appello di Napoli. La nuova sentenza dovrà ora tenere conto delle indicazioni della Corte ossia che in base all'art. 2051 del codice civile "il custode per escludere la responsabilita' da cosa in custodia ha l'onere di provare che l'evento e' stato cagionato da fatto estraneo ad essa, che puo' dipendere anche dalla condotta colpevole di un terzo o della stessa vittima".
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