La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n. 21185/2009) ha stabilito che un ricovero in ospedale non giustifica il ritardo nella richiesta del permesso di soggiorno. Gli Ermellini, nel caso di specie, hanno infatti osservato che incombe allo straniero documentare la data di ingresso nel territorio nazionale al fine di dedurre la mancata decorrenza, all'atto del controllo, del termine concesso per l'inoltro della richiesta del permesso. Inoltre spiega la Corte, è arbitraria la valutazione di impossibilità di tempestiva richiesta del permesso di soggiorno fondata sulla documentazione di un intervento chirurgico eseguito in Italia un mese prima della espulsione senza che ne sia addotta la indispensabilità o che sia affermato il suo carattere impeditivo della richiesta del permesso di soggiorno e comunque "che sia superata la non connessione ad un ingresso nello Stato ad esso intervento di molto anteriore. La evidenza del principio e la inesistenza di ulteriori valutazioni consente quindi alla Corte di decidere ex art. 384 c.p.c. pertanto rigettando la opposizione dello straniero alla espulsione".
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