I Consiglieri comunali, secondo quanto chiarisce una sentenza della sesta sezione penale della Corte di Cassazione, svolgono attività di controllo e per questo hanno la possibilità di rivelare ai media documenti e comunicazioni di natura riservata. Nella sentenza (n.39706/2009) la Corte sottolinea che non si può precludere questa possibilità ai Consiglieri comunali perchè altrimenti si finirebbe con il 'bloccare ogni azione di opposizione politica all'operato degli organi di governo'. E' stata dunque confermata l'assoluzione di un consigliere Comunale dall'accusa di rivelazione di segreto d'ufficio. L'uomo era finito sotto processo perchè aveva rivelato a un giornalista notizie riservate relative alla gestione di una casa di riposo a struttura convenzionata. Ne era seguita una pubblicazione sulla stampa e subito dopo un procedimento contro il Consigliere Comunale per il reato di rivelazioni di segreti d'ufficio di cui all'art. 326 c.p. Già il gip lo aveva assolto escludendo che i documenti rivestissero la qualifica di 'atti segreti'. Ed ora la Corte ha confermato l'assoluzione.
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