Il presidente della commissione 'Lavori pubblici e politiche per la casa' del Consiglio regionale del Lazio, Giovanni Carapella ha dichiarato che 'L'incomprensibile sentenza emessa oggi dalla Corte di Cassazione che ha deciso di non riconoscere le circostanze aggravanti a carico del marito di una donna suicidatasi in conseguenza dei maltrattamenti subiti dal consorte, conferma che, nel nostro Paese, quella sulla violenza alle donne e' ancora una ferita aperta che, insieme all'omofobia, rappresenta uno dei terreni di piu' grave e profonda arretratezza culturale e sociale". Per questo - spiega - in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, e' importante mobilitarsi in tanti per respingere con forza ogni forma di sopraffazione, discriminazione, e violenza che in modi diversi e a differenti livelli inquinano la convivenza civile e democratica".
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